Liceo Parini: le studentesse sfilano in passerella

Non più solo in passerella, oppure all’Università Statale di Milano con Missoni: le sfilate di moda quest’anno sbarcano anche… al liceo! Passerella per un giorno è stato lo scalone del Liceo Parini di Milano, modelle le studentesse stesse, in sottofondo i compagni maschi della band della scuola “Kaiserfall” a suonare la musica dei Clash e dei Coldplay. A proporre la moda in… classe è stata la stilista Chiara Boni.

Il preside? Ovviamente in prima fila, ma accanto a personaggi quali Malika Ayane, Caterina Caselli… L’organizzazione dell’evento tuttavia non è stato facile. La proposta della stilista è giunta a luglio, e sono serviti il nulla osta del consiglio di istituto e dei genitori (d’accordo per il 51 per cento). L’ultimo ok è quindi arrivato poco più di una settimana fa.

“La location era bellissima – ha affermato la stilista – e mi piaceva l’idea di coinvolgere le studentesse”. Venti del Liceo Parini e una decina di altre scuole milanesi, scelte da una loro coetanea e quindi lanciate in passerella senza alcuna prova. Ma di “scolastico” per la sfilata de La Petite robe non c’era solo la location e i protagonisti: brani tratti dal “Piacere” di D’Annunzio, da Goldoni, dal “Manifesto futurista”, da una lettera di Pietro Verri alla figlia e recitati da altri compagni di studi intervallavano i capi d’abbigliamento. Ad assistere e lustrarsi gli occhi con abiti estremamente eleganti, sobri e colorati il resto del liceo, in cortile, grazie a due schermi al plasma.

“Volevo svecchiare l’immagine del liceo classico e del mio in particolare – ha affermato il preside carlo Arrigo Pedretti riguardo il suo ok alla sfilata dentro le mura scolastiche – Una piccola manifestazione di buon gusto e cultura, un’iniziativa che è un esempio della vita che va avanti, una proposta di riflessione sulla moda e sull’estetica”.

Sulla moda e sull’estetica intanto gli studenti del Parini hanno riflettuto davvero. L’hanno fatto attraverso un numero speciale del loro “Zabaione”, giornalino scolastico che ha preso il posto dello storico “Zanzara”. Tra i contenuti, foto di classe d’archivio e discussione sulla relazione tra moda e anoressia.