Lemonade Mouth, Naomi Scott a DYou: “Vorrei incontrare Meryl Streep” scritto da Laura Boni 25 Agosto 2011 In Lemonade Mouth, il suo personaggio Mo ama la musica e passare il tempo libero a suonare con la sua band, ma ha il terrore di deludere i suoi genitori; nella sua vita, invece, Naomi Scott è una persona completamente diversa. L’attrice del nuovo Disney Channel Original Movie sarà una delle protagoniste del prossimo numero di Dyou e abbiamo per voi in antepriama ed in esclusiva l’intervista che l’attrice ha rilasciato al giornale di casa Disney. Naomi, come è andata sul set del film di Disney Channel, Lemonade Mouth? Girarlo per me è stat un’esperienza unica, molto esilarante, diversa dalle mie precedenti ed elettrizzante allo stesso tempo. Ti consideri una nerd come il tuo personaggio Mo? Mi piacciono la politica e la filosofia e se questo fa di me una secchiona allora lo sono! Tutti siamo un pò nerd quando ci appassioniamo in maniera totalizzante a qualcosa. Mo ho le idee chiare, è determinata e intelligente. Più che nerd la definirei cool. Come ti prendi cura di te? Con pochi gesti. Per la pelle uso la crema idratante, ma non il fondotinta. Segio la filosofia del Less is More: meglio non esagerare col trucco e utilizzare prodotti naturali. Nel mio make up quotidiano di si a ombretti chiari e no al gloss. Quali stili e stilisti ti piacciono? Preferisco un look che sia al tempo stesso comodo e originale; vado per lo stile vintage, ma evito le tinte forti e non mi separo mai da una borsa che mi ha regalato mia mamma. Pensa che prima di diventare attrice non ho mai avuto un capo d’abbigliamento griffato! Per me la moda non è legata al nome di uno stilista. C’è un’attrice con cui vorresti lavorare? Meryl Streep sa entare nella pella e nell’anima di personaggi molto diversi tra loro: Io faccio l’atrice per lo stesso motivo, per interpretare uoli diversi da quella che sono. E chissà che un giorno mi capiti anche solo di poterla incrociare… Sappiamo che ti occupi di volontariato: si e spero di esserne coinvolta sempre di più. Ho iniziato con la parrocchia e man mano ho aderito a tante iniziative che rigurdano le persone e l’ambiente, e che poi si concretizzano in gesti quotidiani, come fare una passeggiata o andare in giro per negozi con ragazzi che hanno problemi. A volte basta solo guardarsi in giro e capire la sofferenza e i bisogni degli altri. Dedicare loro del tempo è il modo migliore per essere utile. Guarda il servizio di DYou dedicato a Naomi Scott: