Legge sul cyberbullismo cosa prevede e cosa cambia davvero per le vittime scritto da Claudia Lisa Moeller 21 Maggio 2017 In questi giorni è stata approvata con l’unanimità alla Camera dei deputati la legge contro il cyberbullismo. Un solo astenuto e zero contrari. Favorevoli 432 contrari 0 astenuti 1. La Camera approva in via definitiva il testo su prevenzione e contrasto del #cyberbullismo #OpenCamera pic.twitter.com/s5rzWgPI3Z — Camera dei deputati (@Montecitorio) 17 maggio 2017 Ma cosa prevede il nuovo testo di legge? Per prima cosa per legge viene per la prima volta data una definizione del fenomeno “cyberbullismo”. Così per la legge è definito il “cyberbullismo”: Bullismo telematico è ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d`identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata per via telematica in danno di minori. Nonché la diffusione di contenuti online (anche relativi a un familiare) al preciso scopo di isolare il minore mediante un serio abuso, un attacco dannoso o la messa in ridicolo La legge, come vi avevamo già detto, ha il limite che è limitata ai minorenni. L’appropriazione indebita dei dati della vittima è solo riconosciuta per chi ha meno di 18 anni. Purtroppo il furto di identità o il mobbing via Internet non è limitato ai minori e non si capisce bene perché mettere una soglia anagrafica per denunciare un fenomeno come il “cyberbullismo” che non conosce età. La legge, questo è anche vero, è stata scritta per evitare tragedie come quelle di Carolina Picchio, un’adolescente che si è tolta la vita perché vittima di continue calunnie da parte di alcuni suoi compagni di scuola. C’è un lato positivo per i più giovani. Già da 14 anni è possibile contattare direttamente i gestori delle pagine che prendono di mira la vittima richiedendo la rimozione del contenuto offensivo. Se nel giro di 48 ore non verranno eliminati i commenti o foto o messaggi offensivi, si potrà rivolgere il minore da solo al Garante per la protezione dei dati personali. Un po’ stupisce questa specifica, perché per molti pagine social è già possibile segnalare la pagina offensiva. Per esempio, Facebook spiega come e in quante poche mosse possa essere segnalata e cancellata una pagina dai contenuti offensivi. Qui spiega Facebook come segnalare post, foto o commenti singoli offensivi. Da quello che sappiamo non ci sono limiti legali, se non quelli previsti per l’iscrizione al social network (13 anni). Infine nelle vostre scuole ci sarà un professore o professoressa con funzione di referente. Come prevede la legge. In poche parole: a scuola verrà nominato un insegnate a cui potrete rivolgervi, se avete dei problemi. Il docente, inoltre, avrà anche la responsabilità di organizzare e promuovere iniziative contro il cyberbullismo. Non è specificato con quali mezzi la scuola dovrà prendersi carico anche dell’educazione internettiana. Infatti nella legge viene solo specificato che le scuole saranno sempre più attive nell’insegnare e promuovere un comportamento corretto in rete. non è detto né come, né con quali fondi. Tra l’altro, sempre nella legge, viene menzionato che il MIUR ogni due anni si impegnerà a redigere nuove linee guida per combattere il più tempestivamente possibile nuove forme di cyberbullismo. A causa dello sviluppo continuo di social e nuove possibilitùà tecnologiche il MIUR si premura di non restare indietro. Il Ministro Fedeli ha già fatto sapere sui social che il MIUR è già al lavoro per attivare le campagne di prevenzione e di sensibilizzazione nelle scuole in merito al cyberbullismo: Il #cyberbullismo è un tema serissimo. Felice dell’approvazione della legge. @MiurSocial già al lavoro per darne immediata attuazione. — valeria fedeli (@valeriafedeli) 17 maggio 2017 La legge vuole essere un primo strumento per i minori per combattere il cyberbullismo. Un nuovo tipo di aggressione invasivo e difficilmente controllabile a causa del mezzo usato. E tu cosa ne pensi di questa legge contro il cyberbullismo?