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Le Luci della Centrale Elettrica – A forma di fulmine: audio e testo

scritto da Alberto Muraro

Terra è il titolo del quarto album de Le luci della centrale elettrica, il progetto musicale nato dal genio di Vasco Brondi nel 2007: il disco, pubblicato lo scorso 3 marzo, è un omaggio al pianeta dove ci ritroviamo a vivere, un concept album dallo spiccato sapore folk che concentra in sé infiniti riferimenti culturali e un sound che ci traporta in giro per il mondo, dai Balcani al Medio Oriente passando per l’Africa.

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Qui sotto trovate audio e testo di Waltz degli scafisti uno dei brani estratti da Terra di Le luci della centrale elettrica di Vasco Brondi: che ne pensate di questo disco?

Testo

Possiamo correre
Possiamo andarcene
O stare immobili e lasciare tutto splendere
Possiamo prenderci
Possiamo perderci
Dirci solamente cose semplici

Possiamo ridere
E farci fottere
Ballare scoordinati e lasciare perdere
Possiamo credere
Farci esplodere
Come armi solo chitarre elettriche

Possiamo illuderci
Ballare stando fermi
E fare caso a quando siamo felici

Possiamo crescere ma ricordare per sempre
La tua piccola cicatrice a forma di fulmine
Poi continuare a vivere
E non avere niente da perdere

Possiamo correre
Non sapere cosa fare
Metterci in salvo e poi metterci a piangere

Possiamo leggere
E non sapere niente
Guarire le ferite
Sparare sulla gente

Cantare ninne nanne
Scatenare guerre
Poi riparare i danni
Dare nomi alle stelle

Possiamo ridere
Guardarci attraverso
Vedere al buio un aereo disperso

Possiamo vivere notti illuminate
Eterne promesse in fondo a piste sterrate
Possiamo fare mezze maratone
Per raggiungere il tuo cuore irraggiungibile
Poi continuare a vivere
E non avere niente da perdere

Possiamo correre
Essere grandine
In queste superpotenze debolissime

Possiamo costruire pace e grandi opere
Che prima o poi ritorneranno polvere

Possiamo andare sulle stelle più lontane
Anche se le metropolitane sono circondate

Possiamo navigare a vista senza regole
Avere tutto da vincere niente da difendere

Possiamo illuderci ballare stando fermi
E fare caso a quando siamo felici
Possiamo crescere ma ricordare per sempre
La tua piccola cicatrice a forma di fulmine
Poi continuare a vivere
E non avere niente da perdere
Poi continuare a vivere
Poi continuare a vivere
Poi continuare a vivere
Poi continuare a vivere