Le Luci della Centrale Elettrica: audio e testo del nuovo singolo Stelle Marine! scritto da Alberto Muraro 17 Febbraio 2017 Le Luci della Centrale elettrica, band di primo piano della scena alternative italiana, pubblicano quest’oggi il primo estratto dal loro quarto album, intitolato Terra: la canzone si intitola Stelle Marine ed è una meravigliosa ballad dal sapore folk dedicata al delicato tema delle migrazioni e dei flussi di esseri umani sempre più spesso tragicamente al centro dei telegiornali. L’album de Le Luci della Centrale elettrica, che verrà pubblicato il 3 marzo, sarà a quanto pare un disco interamente imperniato da queste atmosfere e, come confermato dal gruppo di Vasco Brondi, sarà una sorta di emozionante viaggio in giro per un pianeta che troppo spesso ci dimentichiamo di rispettare. Qui sotto trovate audio anteprima e testo di Stelle Marine de Le luci della centrale elettrica: che ne pensate di questa canzone? Testo in questa notte di disordine sentinelle è andata via la luce tutti hanno visto per la prima volta le stelle in questa terra di fuochi non piove da mesi ovunque minacce preghiere scritte in arabo in italiano in cirillico con ideogrammi cinesi in questa città moderna che un giorno sarà una città antichissima scolorita da troppa pioggia troppo sole sarà bellissima ho sentito la tua voce in una conchiglia l’acqua si impara dalla sete, la terra dagli oceani attraversati la pace dai racconti di battaglia, ho sentito la tua voce in una conchiglia in questa notte alcuni superano i deserti i mostri marini i loro destini hanno i segni sui polsi dei sogni enormi e documenti falsi in questa terra di laghi di vulcani di corsie preferenziali persone sorridenti e cieli sereni sono sacri gli interessi dell’ENI in questa città stupenda dove si infrange l’onda migratoria e dove vegli di chi passa tutta la notte sulla 90 ho sentito la tua voce in una conchiglia l’acqua si impara dalla sete, la terra dagli oceani attraversati la pace dai racconti di battaglia, ho sentito la tua voce in una conchiglia in questa notte buia un razzo lanciato come una stella filante un canto struggente arriva in centro trasportata in centro la sabbia del deserto in questa terra di confusissimi sogni d’oro, d’argento di cemento armato il cielo è sempre più blu blu metallizzato in questa città tutto è illuminato e fuori dalla stazione danze tribali esplosioni cartoline un bambino appena nato le sue mani sembrano stelle marine sembrano stelle marine sembrano stelle marine ho sentito la tua voce in una conchiglia l’acqua si impara dalla sete, la terra dagli oceani attraversati la pace dai racconti di battaglia, ho sentito la tua voce in una conchiglia l’acqua si impara dalla sete, la terra dagli oceani attraversati la pace dai racconti di battaglia, l’acqua si impara dalla sete, la terra dagli oceani attraversati la pace dai racconti di battaglia, l’acqua si impara dalla sete, la terra dagli oceani attraversati la pace dai racconti di battaglia,