Le Luci della Centrale Elettrica: audio e testo del nuovo singolo Coprifuoco scritto da Alberto Muraro 24 Febbraio 2017 Le Luci della Centrale elettrica pubblicano oggi, 24 febbraio 2017, un nuovo teaser del loro prossimo album Terra, in uscita il prossimo 3 marzo: il pezzo in questione si intitola Coprifuoco ed è in linea con lo stile compositivo del suo predecessore Stelle Marine, legato in modo indissolubile alla musica world e folk. Ecco come Le Luci della Centrale elettrica hanno commentato questa canzone sul loro profilo Facebook ufficiale: E’ una canzone in cui si confondono eventi epocali e fatti personali. In sottofondo c’è questa tabla elettronica, una specie di drum machine che viene dall’India che finalmente siamo riusciti a mettere in una canzone. C’è l’eco di un viaggio in Bosnia che avevo fatto con un amico una decina di anni fa: a Mostar abbiamo scoperto che campanili e minareti ormai crollati si assomigliavano tutti, dalle macerie non riuscivi a distinguere l’uno dall’altro. Al loro interno erano già cresciuti gli alberi, il tempo passato dalla fine della guerra si misurava con la loro altezza. In questa canzone c’è una ragazza che si trasferisce a Toronto per poi accorgersi che è una Varese più grande e c’è anche un uragano in arrivo a cui gli esperti hanno dato il suo stesso nome. Qui sotto trovate l’audio e il testo di Coprifuoco de Le luci della centrale elettrica: che ne pensate di questa canzone? Testo cadeva la sera sulla pelle malandata e Europa multiculturale su un altro bar che cambia gestione su un altro eroe da dimenticare il giorno degli attentati hai scritto per tranquilizzare tutti che come sempre li da quelle parti ma non eri tra i feriti o tra i morti arriverà la pace aspettata e benedett come ogni sera sarai stanca morta saranno tutti inginocchiati in direzione del Nord America del Nord Italia o della Mecca chiuderai gli occhi per vedere fuori l’inverno più mita degli ultimi 10.000 anni quei 4 alberi i tuoi santi protettori e tua madre la madonna degli affanni e dove c’era un minareto un campanile c’è un albero in fiore fra le rovine ci siamo noi due accecati dal sole mentre cerchi di spiegare cos’è che ci ha fatto inventare la Tour Eiffel le guerrE di religione la stazione spaziale internazionale le armi di distruzione di massa e le canzoni d’amore cos’è che ci rende unici e fragili con 7 vite 7 miliardi di desideri una pelle molto sottile sempre assaliti dai pensieri su questo pianeta chiamato Terra anche se come noi è quasi soltanto acqua come noi tra un amore e una guerra assediati da quello che manca e per andare via da me da te dalla piazza della cattedrale hai scoperto che Toronto è una Varese più grande ma a parte il freddo non si sta poi così male e li ci sono ragazze come te che da piccole sono state molto sole adesso sono più forti di un intero paese c’è un uragano con il tuo nome aerei mlitari che come certi baci non fanno rumore e dove c’era un minareto un campanile c’è un albero in fiore fra le rovine ci siamo noi due accecati dal sole mentre cerchi di spiegare cos’è che ci ha fatto inventare la Tour Eiffel le sinfonie di Beethoven la stazione spaziale internazionale le armi di distruzione di massa le canzoni d’amore cos’è che ci ha fatto inventare la Tour Eiffel le sinfonie di Beethoven la stazione spaziale internazionale le armi di distruzione di massa le canzoni d’amore