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Cerchi lavoro come babysitter? Ecco qualche consiglio per te

scritto da admin
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Hai appena finito la scuola o l’università e stai cercando un lavoretto come babysitter per iniziare a guadagnare qualcosa? Ottima idea! Ma ci sono alcune cose che devi sapere, prima di prendere questo compito alla leggera.

Fare la babysitter non vuol dire semplicemente trascorrere qualche ora in compagnia dei figli di una tua cara amica o dei tuoi vicini di casa e controllare che essi non combinino qualche marachella in assenza dei genitori. È lavoro che richiede amore infinito per i bambini, tanta pazienza e un pizzico di fantasia. Molte ragazze lo prendono come un gioco, pensando “cosa ci vuole a far giocare i bambini per qualche ora?”. Poi scoprono che in realtà c’è tutto un mondo alle spalle che ancora non conoscono, che dietro ogni sguardo o espressione del piccolo a cui devono badare si nascondono emozioni e bisogni non sempre facili da cogliere.

Due babysitter si raccontano

Così è stato per Debora e Antonella, due amiche che hanno accettato di raccontarci la loro esperienza. Le due giovani definiscono il lavoro della tata bello, ma, al tempo stesso, molto impegnativo.

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Approcciandosi con bambini con necessità e caratteri diversi, hanno scoperto che in realtà quello della babysitter non è un compito semplice come immaginavano, ma richiede tempo e una forte dedizione per imparare a conoscere i bisogni dei bambini e a instaurare con loro un legame.

«All’inizio non andava benissimo – ha raccontato Debora – poi, man mano che il piccolo mi ha conosciuto, abbiamo iniziato a venirci incontro. Capivo quando non era il momento di fare determinate cose e non lo forzavo. Ci vuole molta pazienza nel fare questo lavoro, tanto amore ma anche una grande capacità di adattamento».

Simile è stata l’esperienza di Antonella. «Ho cominciato a fare la babysitter dopo la laurea – ha spiegato – per iniziare a guadagnare qualcosa in modo indipendente dalla mia famiglia. I primi tempi non mi aspettavo nulla in particolare, ma ho capito subito che si trattava di una grossa responsabilità. Col tempo è diventato un lavoro fisso. Andavo a casa dei vicini tutti i giorni, dal lunedì al venerdì; facevo giocare i bambini, li intrattenevo, andavo a prenderli da scuola. Quello che credevo un compito semplice si è rivelato, così, molto impegnativo, e alcune volte anche stancante».

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Creare un legame con i bambini

Tra il tragitto da casa a scuola, lo stare attenta quando il piccolo attraversa la strada, il preparare la merenda, l’inventare nuovi giochi per non annoiarlo… quali sono le soddisfazioni che questo lavoro può dare?

«Se ti piace lavorare con i bambini – ha detto Antonella – è davvero una bella esperienza, e mi è servita anche per crescere professionalmente. Grazie al babysitteraggio, infatti, ho trovato lavoro in un asilo nido come educatrice. Poi è bello stare con i bambini, scopri tante cose. La soddisfazione più grande è quando si crea un legame. C’è un aneddoto, per esempio, che ricordo con particolare piacere. Quando la mamma dei bambini che seguivo tornava a casa e loro avevano combinato qualcosa che non avrebbero dovuto fare, lei li guardava con il tipico sguardo di una madre che sta pensando “ti faccio vedere io, appena lei se ne va!”. E loro mi fissavano come per dire “aiutaci tu, possiamo venire con te?”. Li sentivo legati a me, vicini a me. Poi, quando erano più piccoli, ogni tanto venivano a portarmi un disegnino per dimostrarmi il loro affetto. Stando con loro, anche tu impari ad essere più responsabile».

Cosa ne pensi? Hai mai avuto esperienze da babysitter o ti piacerebbe provare?