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Laurea breve: meglio tornare al vecchio ordinamento?

scritto da admin

La riforma universitaria è attiva ormai da 7 anni e, giustamente, è il momento di fare bilanci: la laurea breve funziona? Come è cambiato il futuro professionale degli studenti in questi anni, in relazione al percorso di studi universitario?

In questo momento di decisioni sul futuro dopo le scuole superiori, AlmaLaurea, il consorzio che si occupa di indagare il mondo dei laureati italiani, ci fa conoscere la situazione attuale degli studenti universitari freschi di laurea (triennale, specialistica e vecchio ordinamento).

Vantaggi della triennale
Tra i "pro" dei corsi di laurea triennali si registra un abbassamento dell’età media di laurea (da 28 a 27 anni), un aumento della regolarità negli studi (gli studenti in corso sono passati dal 9,5 al 37,9%), e un miglioramento nel rapporto con i professori; ma soprattutto sono aumentati di molto i tirocini e gli stage svolti duarante il corso di studi e riconosciuti dall’università (dal 17,9 al 50,8%), ottenendo quell’avvicinamento al mondo del lavoro che la riforma auspicava.

Svantaggi della triennale
Ma non tutto è rose e fiori! Il difetto principale riscontrato nelle lauree brevi consiste nella numerosità dei corsi e nella conseguente velocità con cui vengono affrontate le materie. Per questo alcuni dicono che i primi tre anni di università assomiglino più a una continuazione del liceo che ad un percorso di approfondimento in vista del futuro professionale, come dovrebbe essere. Il poco tempo a disposizione degli studenti, stretti tra lezioni, esami e stage, ha portato ad un abbassamento delle esperienze di studio all’estero che sono passate dall’8,4 al 6,2%.
Sembra, inoltre, che gli studenti che terminano i tre anni preferiscano in ogni caso continuare gli studi (il65,8%), perché sentono la necessità di formarsi uteriormente e considerano la laurea breve insufficiente per il grande passo nel mondo del lavoro.

Tornare al vecchio ordinamento?
Da molte parti arriva la richiesta di cambiamento, spesso nella forma del "tornare indietro" al vecchio ordinamento, che garantiva un percorso senza interruzioni di 5, 6 o 7 anni di studio universitario.

Voi cosa ne pensate?

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