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Landlord – Beside: la recensione di GingerGeneration.it!

scritto da Alberto Muraro

Forse Beside dei Landlord non è un disco per tutti (viviamo in un mondo di facili hit pop e di tormentoni) ma è senza ombra di dubbio che tutti dovrebbero ascoltare almeno una volta, anche e soprattutto per farsi un’idea di che tipo di musica gira fuori dalle piattaforme tradizionali e pop-olari.

Il disco, composto di 6 pezzi, è l’ideale proseguimento di Aside, uscito lo scorso anno, a ideale dimostrazione del livello di nostalgia che la band vuole trasmettere con la propria musica: lato a e lato b, due facce di una stessa medaglia, come un vecchio vinile impolverato che nessuno ascolta più. La linea però resta sempre la stessa: melodie e suoni eterei, atmosfere sognanti, echi e voci distanti che si fondono in un’elettronica elegante e raffinata.

Con questi presupposti (e grazie alla voce delicata di Francesca Pianini) nascono canzoni dal sapore misterioso come il bellissimo primo singolo Farewell e Hopes and Flaws, o ancora suggestive strumentali come Ghost Song, tanto fatata da sembrare un pezzo dei Sigur Ros. In effetti, è proprio il sound internazionale ad essere il loro fiore all’occhiello: ascoltate in questo senso New Year’s Eve, per immergervi in un tipo di sonorità che raramente potete sentire da queste parti.

Con l’arrivo della stagione autunnale, Beside dei Landlord sarà dunque l’album perfetto da godersi mentre fuori dalla finestra le foglie cadono e le giornate si fanno sempre più uggiose.

Che ne pensate dei Landlord e di Beside?

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