L'amore secondo Giovanni Paolo II scritto da admin 2 Aprile 2009 Esattamente quattro anni fa, Giovanni Paolo II moriva a Roma. Tantissimi giovani portano ancora nel cuore gli incontri con lui, magari in occasione delle Gmg, e ne ricordano la grande fiducia e speranza riposta proprio nelle nuove generazioni. Magari molti ne hanno scoperto la grande umanità e spiritualità proprio grazie ai video trasmessi nei giorni della sua scomparsa e, desiderosi di conoscerlo meglio, hanno iniziato a leggere tutti i suoi discorsi rivolti a noi giovani. Giovanni Paolo II però ci parla anche attraverso le delicate opere teatrali da lui scritte negli anni della gioventù, tesori preziosissimi da scoprire. Karol Wojtyla attore e scrittore Ottantanove anni fa nasceva a Wadowice Karol Wojtyla. Ventuno anni dopo, in piena occupazione nazista, veniva creato a Cracovia il Teatro Rapsodico. Lolek, così veniva chiamato il futuro Giovanni Paolo II da amici e famigliari, fu uno dei suoi primi attori. La compagnia metteva in scena i propri spettacoli nelle case private e li pubblicizzava sussurrando di orecchio in orecchio, ben conscia di lottare in questo modo contro il disegno dello sterminio spirituale della nazione polacca. Dieci anni più tardi, grazie alla pubblicazione del “Canto dello splendore dell’acqua”, avvenuta sotto lo pseudonimo di Andrzej Jawien (uno dei tre da lui utilizzati), Karol inizia ad essere ben conosciuto in Polonia anche come scrittore. La bottega dell’orefice “La bottega dell’orefice”, edita dalla Libreria Editrice Vaticana (97 pagine, 5,50 Euro), è una delle sue opere. Si tratta proprio di un dramma teatrale, pubblicato nel 1960 sul numero 78 della rivista mensile “Znak”. Clicca qui per acquistare il libro Al 1988 risale invece la sceneggiatura per la versione cinematografica dell’opera, diretta da Michael Anderson, con Burt Lancaster, Andrea Occhipinti, Olivia Hussey, Jo Champa e Andrei Bednarsky. Il libro è stato da poco pubblicato anche in Cina e il suo traduttore, Cheung, ha dichiarato: "Sono rimasto sbalordito dall’opera di Giovanni Paolo II. Come poteva un sacerdote non sposato conoscere così bene l’amore tra un uomo e una donna? Mi ha insegnato cosa sia l’amore". Cos’è l’amore? Può durare per sempre? Cos’è veramente l’amore? Può durare tutta la vita? “Certe volte la vita umana sembra essere troppo corta per l’amore. Certe volte invece no – l’amore umano sembra essere troppo corto per una lunga vita. O forse troppo superficiale. In ogni modo l’uomo ha a disposizione un’esistenza e un amore – come farne un insieme che abbia senso?”. Rispondono a queste e altre domande le storie di tre coppie, a ciascuna delle quali è dedicato un atto: i fidanzati Teresa e Andrea, gli sposi in crisi Anna e Stefano, il matrimonio di Monica e Cristoforo. I personaggi sussurrano la propria vita confidando al lettore le proprie speranze e le proprie delusioni. Attraverso di essi, il futuro Papa medita sull’amore e sul sacramento del matrimonio. Non giudica le loro vite, ma, al contrario, attraverso il personaggio di Adamo, le accompagna con dolcezza e affetto cercando di sgrovigliare i loro sentimenti, soffrendo con loro nel cammino verso la maturazione personale: “Oh, Anna, come posso persuaderti che al di là di tutti questi amori che ci riempiono la vita – c’è l’Amore?” . “Non esiste nulla che più dell’amore occupi sulla superficie della vita umana più spazio, e non esiste nulla che più dell’amore sia sconosciuto e misterioso. Divergenza tra quello che si trova sulla superficie e quello che è il mistero dell’amore – ecco la fonte del dramma. La superficie dell’amore ha una sua corrente, corrente rapida, sfavillante, facile al mutamento. Caleidoscopio di onde e di situazioni così piene di fascino. Questa corrente diventa spesso tanto vorticosa da travolgere la gente, donne e uomini. Convinti che hanno toccato il settimo cielo dell’amore – non lo hanno sfiorato nemmeno. (…) Importante sarà quello che rimane quando l’ondata delle emozioni si ritirerà. (…) L’amore non è un’avventura. Prende sapore da un uomo intero. Hai il suo peso specifico. E’ il peso di tutto il tuo destino. Non può durare un solo momento. L’eternità dell’uomo passa attraverso l’amore. Ecco perchè si ritrova nella dimensione di Dio – solo lui è Eternità.” Un libro delicato da consigliare a chiunque “La bottega dell’orefice” è veramente il libro che non ti aspetti da un futuro Papa. Niente morale o comandamenti, solo un’immensa passione per l’uomo e per il suo desiderio di amare. Un libro di breve lettura da consigliare a tutti: ragazze innamorate o in cerca dell’amore, fidanzate o spose deluse dal proprio uomo, coppie in crisi… per crescere con delicatezza, fino a capire che “Creare qualcosa che rispecchi l’Essere e l’Amore assoluto è forse la cosa più straordinaria che esista!”. Guarda una rappresentazione teatrale de "La bottega dell’orefice" Leggi anche: GP2, i discorsi a noi giovani GP2: "Voi siete la mia speranza"