La terza prova degli Esami di Maturità è stata abolita: niente più “quizzone” a partire dal 2018 scritto da Alberto Muraro 14 Gennaio 2017 Incredibile ma vero, la terza prova dell‘Esame di Maturità sarà presto per gli studenti italiani soltanto un brutto ricordo a partire dal 2018: con l’approvazione quest’oggi, 14 gennaio 2017, di otto nuovi decreti legislativi di attuazione della legge Buona Scuola, il temutissimo “quizzone” sparirà infatti dalla lista delle prove previste a conclusione degli studi di scuola secondaria. Come avrete intuito, nulla cambierà per gli studenti che termineranno nel 2017 il proprio percorso scolastico, che (purtroppo?) si ritroveranno, seppur per l’ultima volta, a dover rispondere alle domande pescate dalla commissione fra le materie più disparate, dalla lingua inglese alle scienze della terra passando per storia e filosofia. Nulla cambierà invece per quanto riguarda gli esaminatori esterni, saranno sempre 3 più il presidente di commissione. Ecco qui sotto i punti del decreto scritti in “politichese”, approvato pochissime ore fa. Valutazione, certificazione delle competenze ed esami di Stato Il decreto riordina e coordina in un unico testo le disposizioni vigenti in materia di: – ammissione alla classe successiva per gli alunni del primo ciclo, prevedendo l’ammissione anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione; – esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, che viene semplificato nel numero di prove scritte e nelle modalità di attribuzione della valutazione finale. Inoltre la presidenza delle commissioni d’esame viene attribuita al dirigente scolastico; – esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, con, tra l’altro, la riduzione a due delle prove scritte e l’eliminazione della prova multidisciplinare predisposta dalla commissione e il potenziamento delle attività di alternanza scuola-lavoro; – prove INVALSI, con l’eliminazione della prova scritta a carattere nazionale dall’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. La prova verrà effettuata in un altro momento dell’anno scolastico e con la sola funzione di requisito obbligatorio di ammissione all’esame. Il decreto prevede inoltre l’integrazione delle prove di italiano e matematica con una ulteriore sezione per la rilevazione dell’apprendimento della lingua inglese; – attestazione delle competenze nel primo ciclo, prevedendo la definizione mediante apposito decreto ministeriale di un modello di attestazione delle competenze trasversali e delle competenze chiave di cittadinanza da rilasciare al termine della terza classe di scuola secondaria di primo grado; – commissioni d’esame, con l’istituzione di un apposito albo regionale dei Presidenti, cui potranno accedere dirigenti scolastici e docenti della scuola secondaria di secondo grado in possesso di requisiti definiti a livello nazionale nonché la previsione di un’apposita formazione dedicata ai Presidenti di commissione. Che cosa ne pensate dell’eliminazione della terza prova dell’Esame di Maturità?