La fede a 20 anni: “Voler sapere di più” scritto da admin 15 Novembre 2012 Cristina vive a Chicago ed è un’artista: lavora nel campo della ceramica. In questo video racconta di come i dubbi le siano serviti per formarsi e conoscere meglio la fede cattolica. “I dubbi sono un buon segno”, dice. “La fede non mi fa vivere una vita diversa da quella di altre persone, ma dà a tutte le mie azioni una maggiore vibrazione. Quando lavoro con l’argilla – sono un’artista e faccio ceramiche -, non importa quanto abbia imparato di quest’arte, perché ci sono sempre nuove tecniche che io posso imparare da altri che ne sanno di più su quest’arte, che hanno più esperienza con l’argilla, o conoscono modi diversi di modellarla. Parlare con loro mi arricchisce come artista”. “Con la fede, accade la stessa cosa. Voglio imparare altre cose su Dio e aumentare la mia fede, perché con l’età aumentano i dubbi. In quanto esseri umani, è normale essere curiosi, porsi domande. Perciò avere dubbi è un buon segno, che si cerca Dio sinceramente. Infatti questi dubbi ci danno una spinta, ci avvicinano alla Verità, perché vogliamo sapere di più”. “Io ho dubbi. Il dubbio più grande sorse quando entrai al college. Lì ho potuto conoscere molte persone nuove, molte, molte persone. E mi sono sentita un po’ depressa, perché sentivo che in quell’ambiente mancava qualcosa, e che tra i miei amici, in quel gruppo di nuovi amici, nessuno sembrava considerare Dio una persona importante. Ho pensato che alcuni avrebbero potuto vedere in me quella Persona”. “È stato un periodo molto importante della mia vita, perché mi sono resa conto che Dio era importante per me, che avevo bisogno di Dio per “rimanere a galla”. Da quel momento ho deciso di cominciare a leggere un libro spirituale soltanto per alcuni minuti ogni giorno, perché ero molto occupata con le lezioni e il lavoro. Un po’ per volta questi libri mi hanno spinto a sapere altre cose. Infatti continuavo ad avere dubbi, e sentivo il bisogno di parlare con persone che avessero domande e risposte migliori”. “Quando sei piccola, a sei o sette anni, non ti serve altro che sapere quanto fa due più due, o quant’è il risultato se dividi sei per tre. Però man mano che cresci, le cose si complicano e ti occorre una base più solida per risolvere i tuoi problemi. Come all’università ognuno sceglie un’area di specializzazione e trova maestri che vi hanno dedicato l’intera vita, così è necessario anche andare in chiesa, parlare con un sacerdote, e fargli le domande necessarie”. “Conosco molte parrocchie che organizzano gruppi di studio della Bibbia, gruppi di giovani… Io sono in un gruppo nel quale ho potuto far crescere la mia fede, nel quale ho trovato persone che, in un modo molto naturale, sono interessate come me ad approfondire le loro credenze. E questo è stato un grande sostegno per la mia vita”. “Com’è bella la nostra Fede Cattolica! – Risolve ogni nostra ansietà e appaga l’intelligenza e colma il cuore di speranza”. San Josemaría Escrivá(Cammino, n. 582).