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La DAD tornerà? Le scuole aprono le finestre per evitarla!

scritto da Alberto Muraro
covid-19, Coronavirus, sintomi sospetti: quando è possibile rientrare a scuola?

La DAD tornerà a scuola? In un contesto in cui la situazione epidemiologica è in costante aggiornamento, è piuttosto difficile rispondere a questa domanda. Dopo un anno e mezzo di pandemia, è ovvio che gli studenti non vedano l’ora di tornare in classe insieme ai loro compagni. E, grazie ai vaccini, siamo sicuri che il prossimo autunno sarà meno tragico del precedente.

Per evitare la DAD ad ogni costo, comunque sia, il governo e le scuole si stanno attrezzando. A questo proposito, il Ministro della Sanità Roberto Speranza ha commentato:

La ripresa in presenza e in sicurezza della scuola è l’obiettivo del governo, e il governo non farà mancare iniziative forti per garantire tale obiettivo.

Niente più DAD a scuola? Ecco le condizioni

Ma quali sono le condizioni necessarie per il ritorno in presenza? Come riportato da molti quotidiani nazionali, si dice che la DAD sarà definitivamente eliminata con un semplice accorgimento: aprire le finestre!

Questo è uno dei punti chiave del nuovo piano scuola, che si focalizza per l’appunto sull’areazione dei locali per consentire una maggiore circolazione dell’aria ed evitare il più possibile che il virus si diffonda via aerosol. Come ormai è stato dimostrato, in ambienti aperti è molto più difficile infettarsi, anche se non è certo impossibile.

Questo è il motivo per cui sarà necessario ancora per un po’ indossare le mascherine in classe, siano esse chirurgiche o FFP2. Il nuovo piano, in ogni caso, non prevede più il distanziamento obbligatorio. E anche per l’attività fisica a partire dal prossimo anno scolastico qualcosa cambierà: si tornerà infatti in palestra a fare educazione fisica tutti insieme, perlomeno nelle zone bianche. Non sarà invece, a quanto pare, richiesto il green pass per poter partecipare alle lezioni: per adesso la sua obbligatorierà resta solo una possibilità.

Ovviamente, quanto detto fino a questo punto dovrà andare di pari passo con la campagna vaccinale, che dovrà proseguire fino a che una percentuale sostanziosa della popolazione sarà completamente vaccinata. Con l’alta contagiosità della variante Delta la soglia per la cosiddetta “immunità di comunità” sale a oltre l’80%.