La Banda dei Babbi Natale: Aldo, Giovanni e Giacomo tornano alla grande scritto da Laura Boni 22 Dicembre 2010 Sembrava un’impresa impossibile: dovevano far dimenticare il pessimo Il cosmo sul Comò e il poco apprezzao doppiaggio del documentario Oceani… ma Aldo, Giovanni e Giacomo, ci provano lo stesso e tornano in sala per Natale sperando di cancellare dalla memoria collettiva i precedenti scivoloni e rilanciarsi in grande stile. L’arduo compito è toccato a La banda dei Babbi Natale, commedia diretta da Paolo Genovese, in cui il trio comico torna alla tradizione con una trama divertente racconta tramite flash back, o premesse come le definisco nel film. Una pellicola sicuramente interessante, non volgare e che porta avanti dignitosamente la sfida ai cinepanettoni. La vigilia di Natale È la notte della vigilia di Natale: Aldo Giovanni e Giacomo vengono beccati appesi al cornicione di un palazzo, vestiti da babbi natale e intenti ad entrare in un appartamento. Amici da una vita, i tre sono finiti nei guai e ora devo raccontare la loro versione in questura. Aldo, scommettitore incallito e cuoco dilettante, è temporaneamente disoccupato; Giovanni, veterinario poco affidabile, si consuma in una vita sentimentale multipla, con una moglie a Milano e un’altra donna in Svizzera; Giacomo, di professione medico, è vedovo da “solo 12 anni” e vive da troppo tempo nel ricordo di una moglie scomparsa. Portati al cospetto della scocciata ispettrice di polizia, interpretata dalla meravigliosa Angela Finocchiaro, i tre cominciano a raccontare i motivi di quel maldestro gesto, andando a ritroso nel tempo, mentre le lancette corrono inesorabilmente, la neve scende fitta fitta, e la mezzanotte della vigilia si fa sempre più vicina… Commedia vecchio stile Con La banda dei Babbi Natale si torna alla commedia vecchio stile inserendo tra un ricordo (in forma di sketch) e l’altro momenti meravigliosamenti assurdi, come una Questura trasformata prima in bocciofilo, con boccie costruite con carta e scoth e poi in pastificio, con tortellini da ‘tirare’ con il manganello dell’ispettrice, nel bel mezzo di un interrogatorio farsa in cui si va avanti e indietro della cella, e il tutto durante la vigilia di Natale. Il trio della risata è tornato e ha vinto la scomessa. Per anni hanno raccolto i consensi del pubblico, ma anche quelli della critica, grazie a ben 8 film. Fino all’arrivo di Un cosmo sul Comò. Troppo brutto per essere loro. E che ha fatto rumoreggiare molti sul fatto che la creatività dei comici si fosse esaurita. Per rispondere al pericoloso quesito Aldo, Giovanni e Giacomo sono tornati al loro stile tradizionale fatto di favole ad intreccio, mai volgari e divertenti, pur riuscendo a raccontare legami e sentimenti che fanno parte delle vite di tutti noi. Il cast Il film segna anche l’esordio cinematografico a Mara Maionchi, giudice tv di X-Factor, trasformata in una suocera odiosa da drogare costantemente attraverso narcotici per mammiferi, un cameo carino, ma con la speranza che rimanga isolato. Mina con la sua splendida voce regala ad Aldo, Giovanni e Giacomo ben quattro canzoni. Angela Finocchiaro, bravissima, ma troppo spesso snobbata dai registi italiani, riveste i panni di un’ispettrice di polizia, magari poco veritiera, anche se innegabilmente simpatica e perfetta spalla ai tre effervescenti protagonisti.