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La bambina che non voleva cantare stasera su Ra1: la recensione del film con Tecla Insolia

scritto da Federica Marcucci
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Diretto da Costanza Quatriglio e liberamente ispirato al romanzo autobiografico di Nada Il mio cuore umano, La bambina che non voleva cantare è un biopic che ci porta nell’Italia degli anni Sessanta. Una stagione di musica indimenticabile in cui ha mosso i primi passi la giovanissima Nada Malanima.

Il film è interpretato da Tecla Insolia, che veste i panni della protagonista. A fianco a lei Carolina Crescentini, Sergio Albelli, Paolo Calabresi, Massimo Poggio, Paola Minaccioni e Giulietta Rebeggiani.

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La bambina che non voleva cantare andrà in onda stasera su Rai1 alle 21.25.

la bambina che non voleva cantare

Musica: amore, rabbia e amore

Era il 1969 quando la giovanissima Nada Malanima debuttava a Sanremo con Ma che freddo fa. Arrivò quinta, ma quella canzone non solo era destinata a diventare la sua signature song ma era il preludio a una carriera nel mondo della musica che dura ancora oggi.

Guarda l’esibizione originale di Nada

Ma prima di essere una donna Nada è stata un’adolescente e, prima ancora, una bambina. Una bambina timida e introversa, che avrebbe desiderato, almeno all’inizio, tenere la musica come qualcosa di personale e segreto.

Nata in un contesto di provincia, Nada è indirizzata allo studio dalla mamma Viviana la quale vede nel talento della figlia una possibilità di riscatto per il futuro di quest’ultima. Ai suoi occhi la musica diventa un modo per far sì che la figlia non percorra una strada già preparata, come era stato per lei.

Questa una delle tematiche affrontate ne La bambina che non voleva cantare, dal momento che la giovane Nada inizialmente non canta per se stessa ma per compiacere e per far stare meglio sua madre che ha tanta paura di perdere. Viviana infatti è una donna intelligente quanto fragile, che combatterà per tutta la vita contro il demone della depressione.

Il rapporto madre figlia

La musica diventa così un modo per esprimere la rabbia ma anche i sentimenti d’amore più grandi. Diventa oggetto e motivo di scontro tra Nada e sua madre, ma anche possibilità di gioia e guarigione.

Un rapporto quello tra le due protagoniste de La bambina che non voleva cantare mai statico, ma in costante evoluzione e per questo interessante e realistico. Un percorso a ostacoli in cui capiranno davvero quanto devono l’una all’altra, rappresentato nell’abbraccio finale tra le due, sulla riviera sanremese.

la bambina che non voleva cantare

La musica

La bambina che non voleva cantare è sostenuto da una bellissima colonna sonora di classici della canzone italiana, tutti splendidamente interpretati da Tecla Insolia. Oltre a Ma che freddo fa di Nada, non mancano altre colonne portanti della nostra canzone d’autore come Io ti darò di più (resa celebre da Ornella Vanoni) o che di Gino Paoli.

Note senza tempo che contribuiscono a colorare di “realismo magico”, come definito dalla regista, questo bel film che vi consigliamo di vedere.

Pensate di guardare stasera su Rai1 La bambina che non voleva cantare?