Kesha rifiuta l’accordo con Dr. Luke: “Non negherò la verità” scritto da Alice Giusti 4 Aprile 2016 Lo scontro tra Kesha e il produttore Dr. Luke continua a infuriare sia dentro sia fuori le aule del tribunale. La cantante, con un post pubblicato domenica 3 aprile su Instagram, ha denunciato pubblicamente Lukask Gottwald (vero nome del produttore) per averle proposto un accordo con il quale Kesha avrebbe ottenuto la sua “libertà” in cambio di una dichiarazione in cui avrebbe ammesso di non aver mai subito abusi sessuali. Kesha aveva iniziato la sua battaglia legale contro Dr Luke nel 2014, suo produttore dal 2005: la cantante, accusando l’uomo di averla drogata e aver abusato di lei sessualmente, aveva chiesto la rescissione dal contratto che la legava a lui e alla Sony. Purtroppo, però, la Corte di New York lo scorso febbraio ha negato la richiesta della 29enne a causa della mancanza di prove evidenti. La reazione dei fan e soprattutto il sostegno di molte colleghe illustri della cantante – tra cui Lady Gaga, Taylor Swift, Ariana Grande, Demi Lovato e Adele – unite sotto l’hashtag #FreeKesha per chiedere alla Sony di “lasciare libera” la popstar dal suo contratto hanno portato la questione all’attenzione della stampa internazionale e Kesha ha deciso di impugnare la sentenza ricorrendo in appello. Sembra però che Dr Luke abbia cercato di risolvere la questione trovando un accordo con lei. “Mi è stata offerta la mia libertà SE avessi accettato di dire una bugia” Kesha ha scritto sul suo profilo, “io avrei dovuto SCUSARMI pubblicamente e ammettere di non essere mai stata stuprata. QUESTO È QUELLO CHE SUCCEDE a porte chiuse. Io non negherò la VERITÀ. Preferirei vedere la mia carriera rovinata che mentire per quel mostro un’altra volta”. Gli avvocati di Dr. Luke hanno però smentito l’accusa di Kesha dichiarando alla rivista americana online E! News: “Il post di Kesha su Instagram è falso. La corte ha deliberato che Kesha può già liberamente registrare la sua musica senza la presenza di Dr. Luke e che non sussitono fatti rilevanti che diano credito al suo ricorso. Questo perché tutte le prove – incuso il video di Kesha utilizzato come testimonianza – dimostrano che le sue accuse sono false”. “L’unica cosa che Kesha non può continuare a fare”, si legge nel comunicato dei difensori del produttore, “è continuare a mentire. Il suo obiettivo è solamente quello di perseguire un arricchimento personale rompendo i contratti che l’hanno portata al successo e a guadagnare milioni, così da poter entrare in altri ancora più fruttuosi per le sue tasche”. so. I got offered my freedom IF i were to lie. I would have to APOLOGIZE publicly and say that I never got raped. THIS IS WHAT HAPPENS behind closed doors. I will not take back the TRUTH. I would rather let the truth ruin my career than lie for a monster ever again. Una foto pubblicata da Kesha (@iiswhoiis) in data: 3 Apr 2016 alle ore 10:38 PDT Insomma, le accuse sono pesanti da entrambe le parti e sembra proprio che la triste vicenda sia destinata a durare ancora a lungo. Unica nota positiva: la cantante ha detto che tornerà comunque a fare musica. Continuerete a sostenere Kesha?