Jay-Z censura le canzoni dopo la nascita della figlia Blue Ivy scritto da Alice Ziveri 17 Gennaio 2012 Ok, meglio tardi che mai, ma questo annuncio ha un che di ridicolo. Dopo la nascita della figlia Blue Ivy Carter, avuta con la compagna Beyoncé, il rapper Jay-Z fa voto di non usare più una delle parole preferite dai rapper… sì, quella là che inizia per “b” e indica in maniera poco carina un certo tipo di donna. Lo proclama in un pezzo, Glory, dedicato proprio al suo piccolo fagottino: “Before I got in the game, made a change, and got rich, I didn’t think hard about using the word b***h. I rapped, I flipped it, I sold it, I lived it. Now with my daughter in this world I curse those that give it. I never realized while on the fast track that I’d give riddance to the word b***h, to leave her innocence intact.” e continua “No man will degrade her, or call her name. I’m so focused on your future, the degradation has passed”. Bella iniziativa, davvero, ma ci voleva una figlia per rendersi conto che la parola non è propriamente un complimento per le donne? E sorge spontanea la domanda: quando si è sposato, per esempio, non gli è venuta questa illuminazione? “Degradare” le donne, inclusa Beyoncé, andava ancora bene? Bah! Ok, è solo una canzone, probabilmente le frasi sono anche metaforiche. Ma suona davvero poco credibile. Ad ogni modo, apprezzabile il cambio di rotta che la nascita di una figlia sembra portare anche nell’animo di un “duro” per eccellenza. Ascolta Glory