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James Bay – Chaos and the Calm: la recensione di Ginger Generation!

scritto da Alberto Muraro

James Bay è un esordiente artista inglese a cui è bastato un solo brano per conquistare le classifiche mondiali e i cuori di milioni di adolescenti, incantante dalla sua voce intensa e dalla dolcezza delle sue parole: il suo estro ha preso ispirazione dal pop, dal rock “di un tempo”, dal country e persino dal folk per creare una miscela esplosiva confluita nel suo primo (notevole) disco d’esordio, Chaos and the calm, che ho pensato di recensire per voi.

Il titolo dell’album è effettivamente rappresentativo delle atmosfere che regala all’ascoltatore, sempre in bilico fra la calma delle ballata strappalacrime (Let it go recita “lascia perdere, tutto è perso, lascialo al vento, è il momento di allontanarsi”) e il “caos” degli inni da stadio da cantare a squarciagola (vedi lo splendido singolo Hold Back the river, caratterizzato da un emozionante crescendo finale, ma anche Best fake smile e Craving), mantenendo però un filo conduttore ben chiaro: l’amore, tradotto in tutte le sue sfaccettature, particolarmente quelle più dolorose (Scars, Incomplete).

In generale, Chaos and the calm è un album molto romantico nel quale James Bay dimostra ottime capacità compositive e una certa versatilità: il suo timbro si adatta infatti alla perfezione a brani ispirati ai pilastri del rock mondiale (ascoltate We were on fire, che ricorda alcuni pezzi di Bruce Springsteen, oppure la trascinante Collide) ma anche ad un tipo di blues che strizza l’occhio a Norah Jones, in Move together. Niente male nemmeno i momenti in cui James Bay si lascia andare ad un pop maggiormente scanzonato, anche se meno incisivo rispetto al resto del disco (Get out while you can).

Diciamo che se Chaos and the Calm fosse uscito un decennio fa, probabilmente sarebbe diventato la colonna sonora perfetta per una serie cult come Dawson’s Creek: per tutte le nostre lettrici più nostalgiche dalla lacrimuccia facile questo rappresenta un motivo più che valido per ascoltare il disco! Per chi invece appartiene ad una generazione più giovane, l’ultimo disco di James Bay può semplicemente essere un piccolo ma simbolico tuffo nel passato, quando il pop melodico riusciva ancora a far innamorare. Una magia che molti, forse troppi, artisti di oggi non riescono più a ricreare con la loro musica.

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Tracklist

Craving
Hold back the river
Let it go
I you ever want to be in love
Best fake smile
When we were on fire
Move together
Scars
Collide
Get out while you can
Need the sun to break
Incomplete

Avete ascoltato il disco di James Bay?