J.K. Rowling risponde alle accuse di transfobia: ecco la sua reazione scritto da Alberto Muraro 10 Giugno 2020 Alla luce delle accuse di transfobia che le sono arrivate nei giorni scorsi dopo una serie di tweet al vetriolo, J.K. Rowling si è sentita in dovere di difendersi dalle accuse del web. If sex isn’t real, there’s no same-sex attraction. If sex isn’t real, the lived reality of women globally is erased. I know and love trans people, but erasing the concept of sex removes the ability of many to meaningfully discuss their lives. It isn’t hate to speak the truth. — J.K. Rowling (@jk_rowling) June 6, 2020 Con una lunga lettera pubblicata sui social, la scrittrice di Harry Potter ha voluto spiegare le sue ragioni, una volta e per tutte. Ecco la sua lettera e un riassunto delle sue parole. TERF warshttps://t.co/mc58tGXOjs — J.K. Rowling (@jk_rowling) June 10, 2020 Il tweet da cui tutto è nato ha scatenato le ire della comunità LGBT+. Perché tutto questo? Beh, è molto semplice: tra le altre cose, J.K. Rowling ha confuso il concetto di sesso biologico con quello di genere. Non sono la stessa cosa, come molti di voi sapranno. Alla Rowling sono arrivate così centinaia di messaggi di odio da parte di donne trans, e non solo. La scrittrice ha ricevuto accuse di transfobia. E in alcuni casi anche pesanti minacce. Nella sua lettera, J.K. Rowling ha spiegato che, in un primo momento, avrebbe voluto rimanere in silenzio e non esprimersi sul tema. La sua decisione era per l’appunto legata all’aggressività online alla quale aveva dovuto far fronte. J.K. Rowling si era infatti resa protagonista in passato di alcuni like “sospetti” su Twitter nei confronti di personaggi come Maya Forstater. Quest’ultima è rea di aver scritto tweet considerati transfobici. E quei like alla Rowling erano valsi un’incredibile ondata di odio online. Ma non è finita qui. J.K Rowling ha anche seguito, in tempi non sospetti, Magdalen Burns su Twitter. L’attivista lesbica sostiene quanto sia importante il concetto di sesso biologico. Ma a quanto pare la Rowling non ha mai voluto dimostrarle un vero e proprio supporto. La scrittrice era infatti semplicemente interessata ad un’intervista. Quando J.K. Rowling è tornata sui social per presentare il suo nuovo libro, è stata quindi nuovamente ricoperta di insulti. In molti, in modo denigratorio, l’hanno chiamata “TERF”, per non dire di peggio. Qui sotto trovate le sue ragioni e un breve riassunto della sua lettera. Ecco il riassunto della lettera di J.K. Rowling per la comunità trans J.K. Rowling è stata accusata di essere terf, ovvero Trans-Exclusionary Radical Feminist. Stiamo parlando di un gruppo di femministe radicali che non accettano le donne trans come parte della loro comunità. Ma la Rowling, ovviamente, non si considera tale. Riuscire a riassumere in breve tutto quello che ha detto la scrittrice, al di là di questo, è certamente una bella sfida. Calibrare ogni singola parola, alla luce dei fatti, è davvero molto difficile. Ma ci proviamo. Clicca qui per comprare il Funko Pop di Harry Potter! In estrema sintesi, J.K. Rowling si è detta vicina alle donne trans, consapevole di tutto quello che hanno passato e del fatto che sono esseri umani, come tutti noi. Allo stesso tempo, tuttavia, si è dimostrata preoccupata per l’attuale approccio stesso della comunità trans. E questo per diversi motivi. Prima di tutto, la scrittrice ha spiegato di essersi messa al lavoro con una serie di associazioni per la tutela di giovani donne e bambini, sottolineando che un certo tipo di attivismo della comunità trans potrebbe rappresentare un intralcio in questo senso. L’attivismo di cui parliamo è quello che sta cercando piano piano di erodere la definizione legale di sesso biologico e sostituirla con il gender. Ed è questo uno dei punti che più preoccupa la scrittrice. CLICCA QUI PER ATTIVARE LA PROVA GRATIS DI DISNEY PLUS! Ma c’è di più. J.K. Rowling si è definita preoccupata dall’esplosione del numero di donne che negli ultimi anni hanno deciso di intraprendere un processo di transizione. E, in parallelo, del numero di donne che si sono pentite di averlo fatto. Per supportare la sua tesi la scrittrice ha presentato i dati di alcuni recenti studi e le opinioni di un gruppo di specialisti del settore. La ricercatrice Lisa Littman, per esempio, ha evidenziato come il fenomeno della disforia di genere sia “emerso” soprattutto negli ultimi anni. E questo, in particolare, sulla scia di una serie di canali Youtube e post che avrebbero contribuito a diffondere informazioni sul tema. Come se, in buona sostanza, molte delle persone avessero preso la transizione come una sorta di “moda”, se ci passate il termine. Dulcis in fundo, J.K. Rowling si è sentita in dovere di esprimere un altro importante concetto. Nella società attuale, una società democratica, ognuno deve avere la possibilità di esprimere la propria opinione. Questo principio l’ha quindi portata a giustificare, fra le altre cose, un suo possibile e potenziale endorsement al controverso Donald Trump.