J-Ax: ecco la sua reazione all’intervista di Fedez a Peter Gomez scritto da Alberto Muraro 24 Gennaio 2020 Qualche settimana fa Fedez ha concesso a La Confessione di Peter Gomez un’intervista decisamente “piccante” nel corso della quale ha parlato, a cuore aperto, di tanti temi caldi. Fra questi, oltre al suo rapporto con il web, la vita da influencer della moglie Chiara Ferragni e il rapporto con il figlio Leone, Fedez ha infatti parlato anche di J-Ax. Come ormai saprete, i due hanno ormai chiuso del tutto i rapporti da un paio di anni. Dietro alla rottura, in base a quanto rivelato da Fedez, ci sono stati dei comportamenti non particolarmente rispettosi da parte di Ax. Ecco, a proposito, come Fedez aveva commentato la fine del rapporto lavorativo e personale con J-Ax: “Per me la separazione è avvenuta un anno e mezzo fa. Per me è stata una ferita grande. Se adesso riesco a parlarne, dopo un anno e mezzo, è perché è stato figlio di un percorso. Per me è stata una ferita grande dove io non ho perso un socio di lavoro. Io con lui, con Fabio Rovazzi e un altro nostro collaboratore, ho perso un pezzo della mia famiglia acquisita. Noi eravamo soci, sì, ma tutto nasceva da un rapporto umano molto forte. Io e Alessandro ci conosciamo perché eravamo sotto lo stesso manager. E io, dopo due anni di gestione da parte di questo manager, inizio ad appassionarmi al mondo del management e ci separiamo entrambi da questo manager. Per me è stata una separazione normale perché conoscevo questa persona da due anni, per Alessandro penso sia stata una cosa molto più importante perché era il suo manager da vent’anni. Decidiamo di metterci la faccia insieme, decidiamo di fondare un’etichetta, una società di management e l’atmosfera che si creò in quel periodo, di cui ho solo bei ricordi, era un’atmosfera incredibile. Come avrà risposto, dunque, J-Ax a tutte queste accuse? Il rapper, a riguardo, ha le idee molto chiare: Non mi sento traditore. A questa questione non risponderò mai. Il music business italiano è una cosa piccola, basta chiedere in giro per sapere com’è andata, tutto il resto è promozione. La cosa di per sé mi è scivolata per la testa. Anzi è meglio se mi fanno passare per cattivo, con la storia de “lo zio” faccio sempre la figura del troppo buono. Nel disco comunque questa questione viene liquidata nelle prime battute di un pezzo che si intitola Quando piove diluvia, è tutto quello che mi è successo nella settimana dopo che sono uscito da Newtopia. Mi interessava solo dire che venivo da una situazione dove non ero felice.