How Italians: il nuovo meme tormentone dedicato al nostro gesto più celebre scritto da Alberto Muraro 17 Marzo 2017 Se nella vostra vita avete avuto almeno una volta la fortuna di avere a che fare con un ragazzo o una ragazza straniera, magari durante una vacanza studio all’estero, avrete di certo vissuto quel momento, praticamente immancabile, dove ognuno dei membri del gruppo si mette a prendere in giro stereotipi e tic dell’uno o dell’altro paese. Gli stereotipi, per quanto possano essere offensivi per alcuni, hanno però in sé un fondo di verità, soprattutto quanto fanno riferimento ad alcuni aspetti prettamente culturali di ogni singola nazione. Il mondo è bello perché è vario, d’altra parte, e senza alcuni di questi segni distintivi, forse, la comunicazione e il bisogno di scoprire l’altro perderebbero gran parte del loro valore. Fra i tic e i preconcetti sugli italiani, oltre all’abuso di pasta, pizza e mandolino (anche se, a dir il vero, lo strumento musicale è ormai caduto in disuso!) ce n’è uno che è diventato particolarmente celebre: stiamo parlando di quel particolare gesto che tutti noi italiani facciamo con le mani, quando facendo convergere i polpastrelli cerchiamo di esprimere il concetto del “che cosa vuoi?” o “che cosa dici”? Proprio ultimamente, su internet (e Facebook in particolar modo) questo tratto distintivo di noi italiani è diventato virale: sono infatti spuntati nelle ultime ore decine e decine di post e immagini dedicati a questa nostra “usanza”, ovviamente trasformata dalle abili menti del web in geniali meme. La pagina che più ha dato man forte a questa nuova mania è Politically Incorrect, che ha trasformato l’idea del How Italians in un fenomeno da decine di migliaia di condivisioni. Qui sotto trovate dunque le foto più divertenti legate alla nuova mania del “How Italians”: qual è quello che più vi ha fatto ridere? Non solo gli italiani…#howitalians pic.twitter.com/fnxPZNiiYa — Emily (@Emily_Harry01) 16 marzo 2017 #HowItalians #FelizMartes #EntreAmigosUnoSabeQue pic.twitter.com/FLUrJ3T0Nq — Aldo Delfino ᶠᶸᶜᵏᵧₒᵤ (@DiTo_Dlfno) 14 marzo 2017