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Intervista a Cristina Donà

scritto da admin

Stiamo parlando dell’ultimo album di Cristina Donà: lei si presenta alla conferenza stampa allegra e sorridente, ma quasi intimorita davanti a un pubblico di giornalisti prevalentemente maschile. Confessa che proprio questa conferenza stampa, alla quale partecipa orgogliosamente anche Pill Box, è la prima della sua carriera.

La cosa sembra incredibile per un’artista al quarto album e famosa anche in Inghilterra. Indimenticabile l’incipit di Cristina che chiede ai giornalisti: «Cosa devo fare? Come funziona? C’è un moderatore? Mi fate voi le domande?». Questo sarebbe bastato per rendere Cristina una dei nostri. In realtà alla fine della conferenza stampa, quando le grandi firme hanno finito di dire la loro, siamo riusciti a rubarle qualche minuto e a scoprire che a tutti gli effetti… ci piace!

Com’è successo che hai cominciato a scrivere canzoni?
È stata una cosa inaspettata. Ho imparato a suonare da autodidatta e mai mi sarei immaginata di essere in grado di scrivere delle canzoni. Il primo ad indicarmi l’eventualità che io scrivessi qualcosa di mio è stato Manuel Agnelli degli Afterhours. Ci siamo conosciuti agli inizi degli anni novanta durante l’occupazione dell’Accademia di Brera a Milano.

Parlaci del tuo ultimo album La quinta stagione.
La quinta stagione è un album che ho scritto subito dopo aver passato un periodo difficile da un punto di vista personale. Per il titolo ho preso spunto dalla medicina cinese tradizionale che chiama così il periodo intermedio tra le stagioni in cui anima e corpo si preparano al cambiamento. Lo posso considerare una album per alcuni aspetti realizzato per colmare un’inquietudine e trovare un modo per vivere serenamente anche i momenti complicati della vita.

Quanto di Peter Walsh (già produttore per esempio di Scott Walker, Simple Minds e Peter Gabriel, ndr) c’è nel tuo ultimo lavoro?
Sicuramente molto. Prima di cominciare a lavorare Peter mi ha anticipato che non avremmo realizzato un lavoro di sperimentazione, ma che avremmo impostato l’album nel modo più chiaro possibile, mantenendo un suono pulito e così è stato.

Come interpreti la crisi creativa che sembra aver colpito al cuore il mondo della musica?
Credo che il problema nasca sia dagli artisti che dalle case discografiche che investono la maggior parte delle loro energie su prodotti che vendono ma che non sempre sono di qualità. Tuttavia il panorama che vedo io non è poi così drammatico. Mi è piaciuto molto l’ultimo album dei Baustelle che ho trovato piacevole ed originale. Poi sto seguendo un giovane cantautore di talento, Creme, che secondo me realizza dei lavori estremamente interessanti.

Parlaci un po’ di come nasce una canzone scritta da te?
Solitamente prendo spunto dal mondo interiore partendo però dall’esterno, da dalle immagini. Infatti ne La quinta stagione emerge molto del luogo in cui vivo, la Val Seriana e le sue montagne.
Dopodiché parto da un’idea melodica che mi convince e cerco le parole migliori per esprimere l’idea che ho in mente. Mi aiuta molto ascoltare quello che ho registrato mentre sono in macchina, non essendo concentrata unicamente sulla musica inconsciamente riesco ad avere una ‘visuale’ migliore su quello che ho fatto o che vorrei aggiungere.

Come definiresti la tua musica?
Sinceramente non lo so. Non lo faccio per essere snob è che realmente non riesco a dare una risposta a questa domanda. Non penso di fare del rock… davvero non saprei dare una categoria alla mia musica.

Che consiglio daresti a chi sogna di intraprendere una carriera da cantautore?
La prima cosa da fare è capire se il desiderio di fare musica nasce da un’esigenza interiore sincera che va oltre al business. Oggi, il momento non è dei più favorevoli per intraprendere una carriera di questo tipo. Ci vogliono fiducia, forza d’animo e un grande amore per la musica: le difficoltà all’inizio sono tante e non facilmente superabili per chi sceglie di vivere con questo lavoro.
In secondo luogo consiglio di studiare e approfondire la tecnica, per diventare degli artisti completi e potersi esprimere nel migliore dei modi.

Per prepararsi al mutamento delle stagioni, per scaldarsi l’anima durante la lunga stagione fredda, che presto arriverà, Cristina Donà ci ha regalato un album elegante e poetico. I profili delle montagne della Val Seriana e i panorami della sua anima vengono generosamente proiettati in questo ultimo lavoro che verrà presto presentato durante un tour che partirà a metà novembre.
In Universo, traccia che apre La quinta stagione, Cristina ci suggerisce che «niente è cambiato anche se è tutto diverso» e anche grazie a questo rimaniamo «dentro a una vertigine che danza e ci porta al di là del tempo» con le sue stupende canzoni.

Intervista realizzata da Pillbox

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