Insatiable, recensione della serie TV Netflix con Debby Ryan scritto da Paola Pirotti 16 Agosto 2018 Settimane fa vi avevamo parlato della polemica nata a seguito del trailer della nuova serie TV di Netflix, Insatiable. La comedy da 10 episodi con protagonista Debby Ryan ha subito destato qualche critica per il modo in cui sembrava trattare alcuni temi particolarmente delicati come i disturbi alimentari, il bullismo e la violenza. L’ex star di Disney Channel sembra aver trovato un ruolo completamente diverso dai precedenti, interpretato una ragazzina con una grande – e incontrollabile – sete di vendetta. La trama in breve: Una liceale è vittima di bullismo a causa del suo peso. La premessa sembra semplice e comune. L’assurdo, infatti, arriva dopo: a seguito di un litigio violento con un senzatetto, Patty Bladell (Debby Ryan) si ritrova per ben tre mesi a non poter mangiare nient’altro che liquidi. Perso tanto peso decide di vendicarsi di tutti quelli che l’hanno bullizzata. Conosce l’avvocato Bob Armstrong (Dallas Roberts), amante dei concorsi di bellezza, che la prende sotto la sua ala e decide di aiutarla a diventare una reginetta. È evidente che la serie potrebbe infastidire più di uno spettatore con battute come “essere magri è magico“. Ed è chiaro che l’intento di Insatiable è quello di essere una satira tagliente e scomoda su alcuni dei luoghi comuni e delle ipocrisie che circondano la società moderna. Il problema della serie è, però, che non riesce pienamente nel suo essere satirico. might delete later ? pic.twitter.com/w2iHgq9uk1 — insatiable (@insatiable_) 13 agosto 2018 Perché se è vero che il genere punta a mostrare e ridicolizzare le contraddizioni della società, Insatiable non ci riesce pienamente. O meglio, lo fa, senza raccontare nulla di nuovo e scadendo, quindi, nel classico “non è vero che essere magri è magico” / “bisogna crede in se stessi”, che di certo non regge davanti ad una satira. La vendetta sopra le righe di Patty è contornata da una serie di personaggi altrettanto singolari e ridicoli. C’è Nonnie, la sua migliore amica segretamente innamorata di lei. Ma sopratutto, c’è Bob Armstrong – il personaggio probabilmente più divertente della serie, interpretato da un brillante Dallas Roberts (The Walking Dead, Chicago PD). Ognuno di loro vuole raccontare qualcosa, forse anche denunciarla. Ma le storie sono troppe. Critics slam Netflix’s “tone-deaf” #Insatiable: “Teenagers deserve better” https://t.co/Zy6k2z4Ciz pic.twitter.com/KeRpXciVoT — Variety (@Variety) 11 agosto 2018 E non è mai del tutto chiara la posizione della serie in merito ad ognuno di essi. Dove si colloca, davvero, Insatiable per quanto riguarda l’aspetto fisico? I problemi alimentari? La violenza? La pedofilia? L’omosessualità? Ognuno di questi argomenti è tirato in ballo, dopotutto, un po’ a caso. L’aspetto più interessante della serie è sicuramente la possibilità di osservare alcuni eventi e personaggi da due punti di vista diversi: quello di Patty e quello di Bob. Non è detto che la percezione sia la stessa. Più di una risata, poi, è chiaramente dietro l’angolo, perché nonostante la confusione il ritmo della comedy c’è. Se tutto quello che volete è un’aspro e sottile tentativo di satira della società dell’apparenza, Insatiable potrebbe essere la comedy che fa per voi. Se siete sensibili all’argomento e non amate l’umorismo pungente potreste schierarvi tra gli haters della serie. La scelta è vostra. E voi avete visto Insatiable su Netflix? Cosa ne pensate della serie con Debby Ryan?