Influenza A: niente panico! scritto da admin 11 Dicembre 2009 Sono mesi che i mass media ci bombardano di informazioni riguardo all’influenza suina e al virus A/H1N1. Il problema è che tali informazioni sono state troppo spesso veicolate attraverso servizi e articoli di giornale che pare abbiano come obiettivo principale quello di allarmare chi legge/chi guarda la tele e di incutere timore. La sensazione è quella di essere in presenza di un fenomeno influenzale incontrollabile, molto più pericoloso ed aggressivo rispetto alla normale "influenza stagionale" con la quale facciamo i conti ogni inverno. Per non correre il rischio di farci influenzare, più che dal virus A, da una "cattiva" informazione, basta conoscere meglio ciò di cui si sta parlando. Il virus A Secondo gli esperti virologi, il virus A è una sorta di ibrido tra due forme comuni di febbre suina (da qui il nome "influenza suina"): in sostanza, risulta probabile che uno stesso maiale sia stato contagiato da due forme virali distinte e già conosciute e che queste si siano combinate dando vita ad una terza forma di virus. Quest’ultimo, il virus A/H1N1 appunto, a causa di contatti tra uomo e maiale si è evoluto adattandosi all’uomo e si è diffuso dal Messico in tutto il mondo, a partire dall’aprile 2009. Sintomi La nuova influenza può presentarsi in modo lieve o in modo più grave, ma in entrambi i casi si "comporta" non molto diversamente da quella stagionale. in particolare, è da imputare proprio al virus A/H1N1 l’insorgere -spesso improvviso- di febbre alta, oltre i 38°, accompagnato dal "solito" mal di gola, tosse o raffreddore, mal di testa e dolori muscolari. La febbre scompare entro 3/4 giorni, con l’uso regolare e controllato di antipiretici (non serve nessun medicinale strano o introvabile, quindi!). Può capitare che persistano -un po’ più a lungo- tosse e raffreddore. I medici prescrivono riposo assoluto (bisogna tapparsi in casa!) per cinque giorni. Come si trasmette (ovvero: la paura del contagio!) Il virus viaggia per "via aerea", cioè si trasmette diffondendosi nell’aria attraverso le goccioline di saliva emesse da chi ha tossito o starnutito. Per prevenire il temutissimo contagio, sono valide quelle che ormai sono famose come le "5 Regole Di Topo Gigio": 1. lavarsi spesso e accuratamente le mani, usando acqua e sapone; 2. coprire naso e bocca con un fazzoletto quando si tossisce e/o starnutisce e gettarlo subito nella spazzatura; 3. non toccarsi bocca, naso e occhi senza prima aver lavato le mani; 4. cambiare di frequente l’aria in casa (insomma, aprite le finestre ogni tanto, anche se fa freddo!); 5. restare a casa se si hanno febbre, tosse o mal di gola e chiamare il medico di famiglia. L’influenza suina è pericolosa? L’influenza suina, il virus A/H1N1, è curabile! Come l’influenza stagionale, la suina può aggravare le condizioni di soggetti che presentano gravi patologie preesistenti, specialmente se respiratorie (come la polmonite). Le persone affette da tali patologie, insieme ai bambini e alle donne incinte, sono i destinatari privilegiati dell’apposito vaccino anti-influenzale. Chi è ancora preda di una "psicosi da suina", consultando il sito del Ministero della Salute, può ottenere informazioni che smentiscono l’allarmismo proveniente da tv e giornali: la percentuale delle vittime in rapporto al numero totale dei malati è pari allo 0,0033 % (dati aggiornati al 7 dicembre 2009). Quindi: l’influenza A è un’influenza normale (Topo Gigio docet), che si trasmette facilmente e velocemente, è vero, ma non è affatto incurabile e può essere prevenuta attraverso pochi e semplici gesti. Male che vada, durante la convalescenza, le "influenzate" potranno sfruttare il tempo a loro disposizione per creare con le proprie mani originali addobbi natalizi, per confezionare collane e portafoto fai-da-te da regalare alle amiche!