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Indiana Jones: Harrison Ford si racconta

scritto da admin

In questa ultima avventura di Indiana Jones, i filmmakers hanno riunito un cast internazionale di tutta eccezione, guidato, ovviamente, dall’ineguagliabile Harrison Ford:  ecco cosa dicono il protagonista e i creatori di “Indiana jones e i Regno del Teschio di Cristallo” della quarta avventura del professore archeologo.Indiana Jones/Harrison Ford
Il regista Steven Spielberg definisce Ford “l’arma segreta del film. Fin dall’inizio Harrison è stato il  cuore di Indiana Jones.”  Ford ha creato un eroe il cui fascino deriva da un’originale mescolanza di senso pratico, determinazione e vulnerabilità.

Harrison è l’uomo comune”, afferma il suo co-protagonista Shia LaBeouf, che interpreta l’ignaro compagno d’avventure di Indy, che lo segue nella ricerca del leggendario Teschio di Cristallo. “In queste situazioni estreme, mostra tutta la sua vulnerabilità e il suo isterismo. Ma tutti suoi difetti sono molto buffi. Indiana Jones è un po’ spigoloso, ma è una brava persona e anche Harrison è così. E’ un uomo d’azione, che sa trasformare l’azione in una forma d’arte. Nessun’altro può essere Indiana Jones.”

Ritorno all’avventura
Tornando all’indimenticabile ruolo dell’intrepido archeologo, Ford era consapevole che avrebbe dovuto effettuare molte scene fisicamente impegnative, quindi si è sottoposto a un duro allenamento per riuscire a far fronte a questa necessità e per evitare di ricorrere continuamente a uno stuntman. “Ford ha voluto incarnare fino in fondo Indiana Jones, quindi non ha voluto che nessun altro compisse le acrobazie al posto suo”, dice il produttore Marshall. “In questo film si corre, si salta, ci si insegue nella giungla, e Harrison ha fatto tutto ciò con grande professionalità. Il suo atteggiamento dimostra tutta la sua passione nei confronti del personaggio e questa passione è visibile sullo schermo. Il pubblico capisce che è lui a mettersi alla prova e quindi crede al suo personaggio”.

Un destino da Indiana Jones
Ford è una delle icone del grande schermo da oltre 30 anni, dopo il primo grande successo ottenuto con “American Graffiti” di George Lucas, nel 1973. Lucas quindi ha scritturato Ford nella parte di Han Solo in “Guerre Stellari”, nonostante l’attore inizialmente dovesse solo aiutare a leggere le battute agli attori durante i provini.

Inoltre Ford non è stato la primissima scelta per il ruolo di Indiana Jones, anche se oggi è quasi impossibile immaginare qualcun altro al posto suo. E questo, secondo Lucas, è ancora più vero oggi che il suo personaggio è invecchiato. “In questo film Harrison riesce a rappresentare la grande evoluzione che ha subito il suo personaggio, dagli anni ’30 agli anni ‘50”, spiega il filmmaker. “Ambientare il film nel futuro, è stata una specie di avventura, perché abbiamo dovuto rompere alcuni schemi pur mantenendo alcuni punti fermi. Ma il motivo per cui ancora funziona è lo stesso per cui ha sempre funzionato: Harrison Ford”.

Il ritorno dell’attore nel suo ruolo più memorabile, ha suscitato sentimenti di entusiasmo e nostalgia sul set – specialmente per Spielberg. “Vedere Harrison camminare sul set, prendere la frusta e avvolgerla intorno a qualche ‘cattivo’, è stato davvero incredibile”, dice. “Mi ha colpito vedere con quale velocità Harrison maneggiasse la frusta, o vedere il suo zaino e gli altri suoi effetti personali …Ma non era solo nostalgia. E’ lì che mi sono reso conto che stavamo restituendo il nostro amato personaggio al pubblico che è cresciuto con lui, e anche al pubblico che ancora non lo conosce”.

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Fonte immagini: Image.net

 

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