In & Out: Anne Hathaway e Amelie Daure scritto da Francesca Parravicini 15 Novembre 2010 E’ difficile fare sempre centro. Intendo ovviamente scegliere un outfit che sia esteticamente bello e che ci valorizzi. Mi è capitato spesso di vagare attorno allo specchio, con animo alquanto affranto, provando diverse combinazioni, magari solo per andare a scuola; il mio ovviamente è un caso patologico, comunque, se non avete il coraggio di indossare leopardato e rosa shocking o semplicemente volete essere ben vestite, una delle soluzioni è: puntare sul black&white. E voi direte: che noia. Bé, non è così scontato. In primis i due colori dello ying e dello yang, abbinati o presi singolarmente sono una delle cose più raffinate di questa terra (me l’ha insegnato la mamma sin dalla più tenera età). Il bianco non colore per eccellenza "dissimula una purezza assoluta, mentre in realtà può assorbire qualsiasi altro colore" (parola di Joji Koizumi, stilista nel manga Paradise Kiss). Il nero è il colore più seducente e affascinante, una notte, uno spazio illimitato, che nella sua oscurità racchiude la sua bellezza. Proprio a questi colori, usati bene o male, si vedrà, è dedicato l’In & Out di questa settimana, con protagoniste Anne Hathaway e Amelie Daure. Anne Hathaway: White Queen Nel film Alice in Wonderland interpreta la Regina Bianca, ma anche nella vita reale Anne Hathaway sceglie la luce del bianco. Alla presentazione del film Love & other Drugs ha indossato un candido tubino Antonio Berardi, molto aderente e sagomato, con inserti in pizzo e piccoli volants sui fianchi, abbinato a decoltè peep toe beige di Sergio Rossi, con plateau altissimo, tacchi a spillo e cinturino sulla caviglia. Danno più luce alla mise i bracciali dorati di Neil Lane, lo smalto color corallo e il sorriso di Anne! Non c’è niente da obbiettare: l’abito è perfetto e esalta le sue forme femminili, il colore è elegante e ben bilanciato dagli altri accessori. All heil regina Anna. Amelie Daure: Robocop girl Veniamo all’attrice Amelie Daure, sul red carpet del Film Festival di Roma, per la prima di The Black (nome già profetico): secondo me è arrivata direttamente da un cosplay di Star Wars. La sua scelta è caduta su un insieme in nero, composto da una corta giacchetta alquanto sgraziata, con cuciture a vista, spalline importanti e scenografici inserti di stoffa sulle maniche, infilata in una striminzita gonnellina con impunture; il tutto abbinato a collant coprenti, clutch pitonata, sempre neri (notare che clutch, gonna e giacca sono di tre materiali diversi) e sabot color tortora perfetti per segare le gambe. Una donna così bella poteva sicuramente scegliere un abito più femminile, meno robotico e più aggraziato, così è pronta per comandare un mecha.