I giovani del J8 incontrano i grandi del G8 scritto da admin 10 Luglio 2009 La delegazione del J8 (Junior 8 Summit), il gruppo che ogni hanno riunisce i giovani di tutto il mondo per condividere, proprio come accade al vertice del G8, le preoccupazioni e le priorità sui temi globali ha incontrato proprio ieri i "grandi" della Terra in occasione del secondo giorno di lavori del G8 dell’Acquila. A guidare la delegazione di quattordici giovani quest’anno c’era il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni che ha seguito fin dall’inizio il "Junior 8 Summit" promosso dall’Unicef e in programma a Roma fino al 12 luglio. In occasione dell’incontro con gli 8 leader mondiali i giovani ragazzi hanno presentato quello che è il risultato di giorni di lavoro passati a discutere sulle stesse tematiche affrontate anche dai "grandi" del G8: I cambiamenti climatici, la crisi finanziaria e lo sviluppo in Africa e il loro impatto sulle vite dei bambini e dei giovani. L’istruzione, il clima, l’Africa e la crisi economica Il gruppo dei 14 giovani del J8 è stato scelto all’interno del team di 54 giovani di età compresa tra i 14 e i 17 anni, provenienti dai Paesi del G8 oltre che da Brasile, Cina, Egitto, India, Messico e Sud Africa e che dal 4 al 12 luglio è impegnato nel "Junior 8 Summit" di Roma. Durante l’incontro, i giovani hanno detto ai leader di volere un’istruzione – non solo primaria – di alta qualità per tutti i ragazzi ma anche la possibilità di raggiungere la propria scuola senza rischi. «Se potessi chiedere ai leader del mondo di fissare una priorità a favore dell’infanzia, questa sarebbe l’istruzione» ha detto Sanjukta Pangi, 16 anni. «Ho dovuto lottare per andare a scuola. Se non avessi convinto mio padre a lasciarmi continuare a frequentare le lezioni, non sarei al Junior 8 Summit». L’indirizzo dei giovani del J8 è stato chiaro: è necessario che si investa maggiormente nelle energie rinnovabili affinchè ci sia un segnale significativo nel desiderio di risolvere i problemi climatici che investono l’intero pianeta. Per questo, secondo i 14 ragazzi della delegazione è necessario che venga firmato un accordo collettivo in occasione della Conferenza ONU sul clima in programma per il prossimo 30 novembre 2009. Per quanto riguarda, invece, la questione dello sviluppo in Africa, i giovani hanno proposto uno specifico "bond per porre fine alla povertà" nel sottoscrivere nuove attività. Ed infine, neppure un argomento tanto attuale come quello della crisi economica è stato tralasciato dai giovanissimi: "Non abbiamo creato noi la crisi, ma avrà un impatto soprattutto su di noi e noi ne risentiremo. Speriamo che i leader ascoltino ciò che stiamo dicendo e agiscano adesso" ha detto la diciassettenne delegata USA Emmanuella Louidsor. Guarda il sito internazionale del "Junior 8 Summit" . Guarda il sito italiano del "Junior 8 Summit" . Ed ora guarda come si è svolto il J8 di Roma proprio qui sotto: