GingerGeneration.it

House of the Dragon 2: l’analisi dell’episodio 8

scritto da Chiara Giovannini

House of the Dragon 2 con l’ottavo capitolo è giunta alla sua conclusione. Il finale è, seppur in maniera imprevista e diversa rispetto a ciò che ci eravamo aspettate, per noi uno dei più interessanti capitoli della stagione. Preparatevi agli spoiler perchè questo capitolo è ricco di spoiler sul futuro della serie: Ecco la nostra analisi dell’episodio 8 di House of the Dragon 2.

House of the Dragon 2: tutto quello che dovete sapere sull’episodio 8

Il capitolo ha inizio con Ser Tyland Lannister arrivato ad Essos a contrattare l’alleanza con la Triarchia per poter sfidare via mare i Velaryon. Diciamo che questa storyline occupa forse troppo minutaggio del capitolo ma ci ha anche divertito. Alla fine lo vediamo che ottiene l’appoggio richiesto soddisfacendo la prova della capitana tra fango e lividi. 

Iniziamo a parlare dei verdi. Aemond è nero! Non accetta che Rhaenyra lo possa supere per potenza di draghi e quindi brucia Sharp Point. Capite quanto è instabile e non adatto al ruolo di Reggente o anche solo di cavaliere di drago?! Arriva fino al punto da quasi costrignere Helaena ad unirsi a lui in battaglia con Dreamfyre. A diassuderlo dal tentativo e solo il fato che Helaena gli dimostra di per vedere tutto, anche ciò che ha fatto ad Aegon a Riposo del Corvo e persino la sua fine ed il futuro del reame. A destabilizzare Aemond è il fatto che ora sa che lui non sarà mai Re dei sette regni. Forse questa consapevolezza lo renderà ancora più incauto. 

Aegon per noi è il personaggio dalla miglior evoluzione della seconda stagione della serie, tanto di ciò di deve  anche alla bravura di Tom Glynn-Carney. L’attore persino in questo capitolo ci dimostra quando è riuscito a rendere tridimensionale il suo personaggio. Aegon si rende conto che è solo, ha pura di morire ma non lo vuole ammettere, allo steso tempo sa che l’offerta di fuga di Larys è la soluzione migliore, perchè ora non ha possibilità ma in futuro potrebbe tornare vincitore. Tra l’altro pare che il suo drago, SunFyre sia davvero morto, o almeno cosi dice Aegon. 

Dal lato dei neri i semi di drago stanno iniziando a dare diversi problemi: sia di atteggiamento, e mi riferisco ad Ulf che non solo non sa comportarsi ma anticipa già la sua inclinazione diciamo volubile. Hugh invece sembra più strutturato e devoto rispetto a quello del romanzo, ma staremo a vedere. Ad ogni modo Rhaenyra capisce che si può fidare di Addam e lo sceglie per andare a parlare con Daemon, dato che Simon Strong avvisa la regina dei neri di un potenziale tradimento del marito.

Questa volta in realtà Daemon non ha colpe perchè ha fatto tutto Ser Alfred Broom. Il consigliere di Rhaenyra inviato ad Harrenhal per ottenere la fedeltà di Daemon alla regina dei neri in realtà vorrebbe Daemon come Re.  Questo Deamon fin dal primo momento in cui appare in scena nell’episodio è il Deamon della prima stagione, pr tale motivo non si farà di certo abbindolare. In questi capitolo Deamon ha le due scene per chi scrive più belle dell’episodio. La visione, che in questo caso è proprio una visione del futuro ed il momento dell’incontro con Rhaenyra. Grazie all’aiuto di Alys Rivers e dell’albero diga Daemon vede il suo futuro, il futuro della danza dei draghi, il suo ruolo e soprattutto vede il futuro della sua casata mediante Daenerys e l’arrivo degli Estranei. A riportalo definitivamente in carreggiata è stata la conservolezza del fatto che c’è una guerra più grande da vincere e sarà molto arduo farlo. A mio avviso comunque aveva già capito che non ha mai desiderato la corona e, come Alys Rivers ci dice, ora è pronto a vedere il futuro perchè sicuramente dentro di se una scelta l’aveva già fatta, almeno da due episodi, da quanto è comparso Viserys. La cosa più interessante della visione è che incontra Helaena. Helaena si insinua nella mente di Daemon per far prendere allo zio la giusta scelta affinché gli eventi vadano in un certo modo. La figlia di Alicent ha molto più potere di quello che pensavamo. 

La scena del confronto con Rhaenyra è molto toccante. Ricorda in parte l’incoronazione della prima stagione ma è ancora più potente se vogliamo. I due parlano in antico Valyriano e capiscono che sono tornati uniti nel nome della loro casa e del sogno di Aegon.

Il momento in cui le storyline dei verdi e dei neri si incontro avviene quando Alicent decide di incontrare Raenyra a Roccia del drago. A quanto pare qua ognuno può entrare senza problemi nella tana del nemico e farla franca. La cosa interessante è che Alicent nell’episodio precedente ha trovato il suo scopo: vuole far cessare la guerra, sa che Aemond è fuori controllo e si pente di tutto quello che ha fatto. Parla a Rhaenyra con estrema franchezza, la considera la regina migliore che i sette regni ora possono sperare di avere, quindi le da due informazioni che nel romanzo Rhaenyra non riceve da lei ma agisce in autonomia. Tra tre giorno Rhaenyra e il suo esercito potranno conquistare pacificamente Approdo del re perchè Vhagar e Aemond saranno con l’esercito Hightower ad Harrenhal. Helaena e Alicent accetteranno la sovranità di Rhaenyra ma purtroppo Aegon (che noi vediamo poco dopo essere fuggito) non può restare in vita. Tra l’altro Rhaenyra impone ad Alicent di scegliere “a son for a son” una nuova volta… Aemond o Helaena e Alicent sceglie Helaena. 

Il capitolo si conclude con delle fotografie in movimento spettacolari su Rhaenyra, Daemon ed Alicent. Immagini che ci mostrano quanto la guerra, che non è stata combattuta in questo episodio come invece ci aspettavamo, arriverà subito nel primo capitolo della terza stagione della serie. 

A noi questo capitolo è piaciuto proprio tanto, ha sciolto alcuni nodi cruciali, non ha avuto fretta ad anticipare scontri e ha preparato il terreno ad una terza stagione che potrebbe essere la migliore della serie. 

Vi ricordiamo che ora House of the Dragon 2 è interamente disponibile su Sky e in streaming solo su Now.

Potrebbe interessarvi anche: