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Heineken Jammin Festival 2012: Diario della prima giornata

scritto da Laura Boni

Inizio scoppiettante per la 13esima edizione del festival rock più famoso d’Italia. Una distesa di prato artificiale e un palco di 62 metri, così Fiera Milano Live si è preparata ad accogliere per la prima volta Heineken Jammin Festival 2012. Grandissimi artisti internazionali sono attesi quest’anno a Rho, ma ieri abbiamo iniziato alla grande con due signori della musica: Noel Gallagher’s High Flying Birds e Red Hot Chili Peppers.

La musica ha cominciato a diffondersi per FieraMilano già dal primo pomeriggio con le esibizioni di Destrage e NoMoreSpeeech, tra i vincitori del HJF Contest 2012, concorso per band emergenti in collaborazione con Rock TV. I primi ospiti sono stati, invece, i Enter Shikari, gruppo metal britannico, seguiti da Pitbull. O meglio dalla sua crew che suona pezzi per 10 minuti, per poi essere raggiunta dal rapper americano.

Puntuale alle 19:50 da lezione di classe Noel Gallegher con la sua band High Flying Birds. Il cantante inglese ha imbracciato la sua chitarra per esibirsi in 15 pezzi, la maggior parte tratti dall’album omonimo della nuova formazione, tra cui anche i singoli Dream On, If a have a gun e The death of you and me; a chiudere l’ora di concerto, ci hanno pensato due canzoni degli Oasis, ovviamente entrambe scritte da Noel Gallagher: Little by Little e Don’t Look back in amger.

Alle 20. 45, mentre Noel intona Little by little, in sala stampa arrivata la scaletta dei Red Hot Chili Peppers, scritta a mano personalmente da Anthony Kiedis. Chiedo l’auto da casa per tradurre i geroglifici del frontman della band e la mia amica Melissa svela su Facebook le 16 tracce che porteranno sul palco: Monarchy of roses, Can’t stop, Snow, Look around, Scar tissue, Dani california, I like dirt, The adventures of dance maggie, Power of equality, Under the bridge, Etiopia, Californication, By the way, Fire (cover di jimi hendrix), Meet me at the corner e Give it away. All’alba dei 50 anni, per almeno, 3/4 della band, i RHCP sono più energici e coinvolgenti di molti ventenni: saltano, si muovono, danno tutto loro stessi, infiammando la folla presente. E’ come se non fosse passato un giorno dal primo album del 1984. Piccolo problema tecnico, però, dopo solo tre canzoni: mentre Anthony intona Look Around si spegne l’amplificazione di tutta la parte sinistra del palco, la band continua a suonare, ma il pubblico rumoreggia. “Audio, audio” invoca la folla. Entro l’inizio del brano successivo il problema viene risolto, tutto perdonato, si ritorna a cantare a squarcia gola.  Ad intrattenere il pubblico dell’Heineken durante lo show ci pensa il bassista Michael Balzary, conosciuto come Flea, che con tanto di capelli blu e petto nudo (non penso di averlo mai visto con una maglietta addosso) chiacchiera scandendo i tempi della scaletta; manda anche in delirio il parterre quando rientra per il bis camminando in verticale sulle mani. Classe 1962, signore e signori!

Si è chiusa così la prima giornata di musica, oggi sono attesi The Prodigy, Chase and Status, Evanescence e, in nottata, Gorillaz Sound System.

Guarda il video della prima giornata!

Guarda la photo gallery del primo giorno di HJF:

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credit foto: Laura Boni e Prandoni