Golden Globe 2022: È stata la mano di Dio di Sorrentino è stato candidato scritto da Federica Marcucci 13 Dicembre 2021 Oggi sono state rivelate le nomination ai Golden Globe 2022 e, con grande soddisfazione, possiamo dire ancora una volta che il 2021 è l’anno dell’Italia. Il film di Paolo Sorrentino, È stata la mano di Dio, è stato infatti candidato nella categoria Miglior Film in Lingua Straniera. Ovviamente le premiazioni si terranno il prossimo anno, con la precisione il 9 gennaio a Los Angeles, ma speriamo che la fortuna sia sempre dalla nostra. Il film è stato inoltre scelto anche per rappresentare il nostro paese agli Oscar 2021. Come tutti sanno Paolo Sorrentino ha già vinto un Premio Oscar nel 2014, aggiudicandosi la statuetta per il Miglior Film Straniero con La grande bellezza. Ispirato dalla personale storia del regista, rimasto orfano in giovane età, il film è interpretato dal giovane Filippo Scotti. Insieme a lui anche Toni Servillo, Teresa Saponangelo Luisa Ranieri, Renato Carpentieri, Massimiliano Gallo, Biagio Manna, Enzo Decaro. È stata la mano di Dio uscirà al cinema dal 24 novembre e su Netflix il 15 dicembre. Guarda il trailer del film La trama del film Dal regista e sceneggiatore Premio Oscar Paolo Sorrentino (Il Divo, La grande bellezza, The Young Pope) arriva la storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Il diciassettenne Fabietto Schisa è un ragazzo goffo che lotta per trovare il suo posto nel mondo, ma che trova gioia in una famiglia straordinaria e amante della vita. Fino a quando alcuni eventi cambiano tutto. Uno è l’arrivo a Napoli di una leggenda dello sport simile a un dio: l’idolo del calcio Maradona, che suscita in Fabietto, e nell’intera città, un orgoglio che un tempo sembrava impossibile. L’altro è un drammatico incidente che farà toccare a Fabietto il fondo, indicandogli la strada per il suo futuro. Apparentemente salvato da Maradona, toccato dal caso o dalla mano di Dio, Fabietto lotta con la natura del destino, la confusione della perdita e l’inebriante libertà di essere vivi. Nel suo film più commovente e personale, Sorrentino accompagna il pubblico in un viaggio ricco di contrasti tra tragedia e commedia, amore e desiderio, assurdità e bellezza, mentre Fabietto trova l’unica via d’uscita dalla catastrofe totale attraverso la propria immaginazione.