Ghali: il significato del testo di Cara Italia, la canzone dello spot Vodafone scritto da Alberto Muraro 25 Gennaio 2018 Il prossimo 26 gennaio Ghali pubblicherà il suo nuovo, attesissimo singolo, intitolato Cara Italia. Il pezzo, rimasto fuori dalla tracklist del fortunato Album, è divenuta molto celebre fra i fan per essere stata la colonna sonora dello spot Vodafone Shake. Prima dell’uscita del brano su Spotify, Ghali ha messo mano ai suoi profili social per spiegare ai fan il significato del pezzo. Il brano è un’accorata dedica al nostro paese, una nazione che ha accolto il rapper e la sua famiglia (di origini tunisine) a braccia aperte, nonostante le sue contraddizioni. Ecco le parole dell’artista a riguardo, raccolte in una bellissima lettera. Cara Italia, Ti dedico questa canzone che ho ideato tornando dal mio primo viaggio in America. Non hai nulla da invidiare a questi grandi paesi che vediamo nei film. Spero però che tu non ti offenda per aver risaltato i tuoi difetti, sappiamo tutti che sei bellissima ma questo serve a migliorarsi. Cara Italia, Ho scritto “sei la mia dolce metà” perchè è davvero così. Tu mi hai visto nascere, mi hai cresciuto e ora che in ogni tuo angolo gridano il mio nome come posso voltarti le spalle? Tu che sei la dimora dei miei desideri, il letto dei miei sogni. Infinite le giornate di dolore tra le tue mura e infinite le notti di rabbia ma come potrei voltarti le spalle senza rimpianto? Cara Italia, Ti chiedo solo tre cose: NON PARLARMI più di confini e non ti parlerò più con diffidenza. NON SENTIRTI inferiore e io io mi sentirò all’altezza. NON VEDERMI come un nemico e io ti vedrò come una sorella, un’amica, una mamma. Spero che tu possa prendere in considerazione le mie parole. Io T.V.B Cara Italia Ghali. Che cosa ne pensate di Cara Italia, il nuovo singolo di Ghali? https://www.instagram.com/p/BeSvW7RBpHg/?hl=it&taken-by=ghali Testo [Strofa 1] Fumo, entro, cambio faccia Come va a finire si sa già Devo stare attento, mannaggia Se la metto incinta poi mia madre mi… Perché sono ancora un bambino Un po’ italiano, un po’ tunisino Lei di Portorico, se succede per Trump è un casino Ma che politica è questa? Qual è la differenza tra sinistra e destra? Cambiano i ministri ma non la minestra Il cesso è qui a sinistra, il bagno è in fondo a destra Dritto per la mia strada Meglio di niente, más que nada Vabbè, tu aspetta sotto casa Se non piaci a mamma tu non piaci a me Mi dici: “Lo sapevo” ma io non ci credo Mica sono scemo C’è chi ha la mente chiusa ed è rimasto indietro Come al Medioevo Il giornale ne abusa, parla dello straniero come fosse un alieno Senza passaporto, in cerca di dinero [Bridge] Io mi sento fortunato Alla fine del giorno Quando sono fortunato È la fine del mondo Io sono un pazzo che legge, un pazzo fuorilegge Fuori dal gregge, che scrive: “Scemo chi legge” [Ritornello] Oh eh oh, quando il dovere mi chiama Oh eh oh, rispondo e dico: “Son qua” Oh eh oh, mi dici: “Ascolta tua mamma” Oh eh oh, un, dos, tres: sono già là Oh eh oh, quando mi dicon: “Vai a casa!” Oh eh oh, rispondo: “Sono già qua” Oh eh oh, io t.v.b. cara Italia Oh eh oh, sei la mia dolce metà [Strofa 2] Aspè, mi fischiano le orecchie Suspense, un attimo prima del sequel Cachet non comprende monete Crash Bandicoot raccogli le mele Nel mio gruppo tutti belli visi Come un negro bello diretto a Benin City Non spreco parole, non parlo con Siri Felice di fare musica per ragazzini Prima di lasciare un commento, pensa Prima di pisciare controvento, sterza Prima di buttare lo stipendio, aspetta Torno a Baggio, io non me la sento senza Shakera! Il tuo telefono forse non prende nell’hinterland Finiti a fare freestyle su una zattera in Darsena La mia chat di WhatsApp sembra quella di Instagram Amore e ambizione già dentro al mio starter pack Prigionieri di Azkaban fuggiti da Alcatraz Facevamo i compiti solo per cavarcela [Bridge] Io mi sento fortunato Alla fine del giorno Quando sono fortunato È la fine del mondo Io sono un pazzo che legge, un pazzo fuorilegge Fuori dal gregge, che scrive: “Scemo chi legge” [Ritornello] Oh eh oh, quando il dovere mi chiama Oh eh oh, rispondo e dico: “Son qua” Oh eh oh, mi dici: “Ascolta tua mamma” Oh eh oh, un, dos, tres: sono già là Oh eh oh, quando mi dicon: “Vai a casa!” Oh eh oh, rispondo: “Sono già qua” Oh eh oh, io t.v.b. cara Italia Oh eh oh, sei la mia dolce metà Oh eh oh Oh eh oh Oh eh oh Oh eh oh Oh eh oh, quando il dovere mi chiama Oh eh oh, rispondo e dico: “Son qua” Oh eh oh, mi dici: “Ascolta tua mamma” Oh eh oh, un, dos, tres: sono già là Oh eh oh, quando mi dicon: “Vai a casa!” Oh eh oh, rispondo: “Sono già qua” Oh eh oh, io t.v.b. cara Italia Oh eh oh, sei la mia dolce metà