Game of Thrones 7: la recensione del primo episodio Dragonstone scritto da Alice Giusti 17 Luglio 2017 Incredibile, ma vero, adesso possiamo dirlo sul serio: l’inverno è veramente arrivato e la prima delle sette puntate che costituiscono la settima stagione di Game of Thrones è andata in onda! Alle 3 di notte ora italiana (noi abbiamo seguito la diretta dal Castello Sforzesco di Milano) è finalmente andata in onda la 7×1, dal titolo Dragonstone, un episodio che in parte è servito a riprendere le fila lasciate in sospeso rispetto al finale della sesta stagione, ponendo le basi per le alleanze che si andranno sempre meglio a delineare in quel di Westeros nelle prossime puntate. Ci sono state alcune conferme, ma anche delle incredibili sorprese! SE NON AVETE ANCORA VISTO LA PUNTATA VI CONVIENE NON LEGGERE: SPOILER! La scena in apertura, prima ancora della sigla d’apertura, vale già da sola tutto il primo episodio: Arya Stark, ormai completamente abile nel cambiare volto, non si accontente della vendetta nei confronti di Walder Frey, ma si vendica in gran stile di tutta la famiglia Frey colpevole di avere partecipato alle Nozze Rosse. Dopotutto, la morte di Robb Stark, di Catelyn, di Talisa e buona parte dell’esercito del Nord rimane uno dei momenti più memorabili di Game of Thrones, quindi Arya non poteva che chiudere i conti che in modo altrettanto epico! La giovane Stark, tra l’altro, sembra più determinata che mai a completare la sua lista di vendetta, tanto da anteporre il desiderio di rivalsa a quello di incontrare nuovamente i suoi fratelli (anche se a noi piange un po’ il cuore all’idea di non vedere un’imminente reunion). Ormai la ragazza è così decisa e convinta delle sue abilità da rivelare con fierezza a un gruppo di giovani soldati Lannister (di cui uno interpretato da Ed Sheeran) di stare andando ad Approdo del Re per uccidere la Regina Cersei: loro la prendono a ridere, ma lei assolutamente no. Fin dove si spegnerà l’agguerrita Arya? Guarda qui il video della scena di Ed Sheeran con Arya Stark! E a proposito di sorelle Stark, chi ormai è sbocciata come vera Lady del Nord è Sansa, sempre più risoluta e determinata a non essere lasciata in un angolo o essere manovrata, ma a condurre lei il gioco. La più grande insegnante, per sua stessa ammissione, è diventata per lei proprio Cersei, e cerca di imporsi con Jon Snow durante una reunion con i Lord del nord – è il primo segno di una possibile frattura con il “fratellastro” sulla guida di Grande Inverno – ma zittisce anche Lord Baelish. Sansa è chiaro ha iniziato a ragionare come stratega, e potrebbe essere il contraltare razionale di Jon Snow, meno politicamente esperto, più istintivo e molto Stark nell’abilità di fare stupidaggini per colpi di testa, sentimenti o senso della giustizia. Quiet in the realm. “Dragonstone” starts now. #GameofThrones pic.twitter.com/lTnKRazzLn — Game Of Thrones (@GameOfThrones) 17 luglio 2017 Quello che in effetti emerge nella puntata è sempre più il ruolo attivo e decisionale delle protagoniste femminili rispetto a molti uomini: Jon è un buon leader giusto e carismatico, ma ha bisogno di Sansa e della piccola e fierissima Lady Mormont per essere ascoltato; Sansa è forte e si fida solo di Brienne; Arya è ormai un giustiziere della notte, Daenerys arriva finalmente a Roccia del Drago in qualità di Regina e Cersei, ora che è Regina, tiene le redini del gioco di spade, a discapito anche di Jaime, tanto da essere disposta a considerare di sua iniziativa una proposta di matrimonio da Euron Greyjoy per schiacciare tutti i nemici “a est, a ovest, a sud e a nord”, lasciando non poco sbigotto lo Sterminatore di Re. Inoltre, Jon dà l’ordine di fare addestrare all’uso del vetro di drago anche le ragazze, in quanto importanti nella lotta contro gli Estranei. Parlando di grandi personaggi, Euron Greyjoy, ci darà sicuramente tante soddisfazioni: sfrontato e senza scrupoli di alcun tipo, sembra il conserte perfetto per Cersei, ma che lei rifiuta momentaneamente fino almeno al regalo che lo zio di Theon e Yara Greyjoy le porterà. La peculiarità del personaggio di Euron è stata ben caratterizzata nella prima puntata sia tramite le movenze del corpo e la gestualità (un po’ tipo Floki di Vikings) che con le battute sarcastiche e al vetriolo (soprattutto quella in cui dice a Cersei che dovrebbe provare ad ammazzare suo fratello per capire la sensazione di gioia!). E mentre al Sud si pensa solo al potere, a Nord la minaccia degli Estranei si fa sempre più importante, tanto che perfino il Mastino inzia a vedere la minaccia del ghiaccio dalle fiamme dell Dio della Luce di Beric Dandarrion. Tra l’altro, la puntata si è caratterizzata per diversi momenti umoristici o il largo uso del sarcasmo, note di colore che servono anche a stemperare i toni della puntata. Mirabile anche la regia e il montaggio nelle scene di Sam Tarly alle prese con le faccende “domestiche” in quel della Cittadella: se l’obiettivo delle sue sequenze iniziali era quello di farci venire voglia di vomitare, la quasi sovrapposizione delle immagini relativi al cibo della mensa e alle tazze da notte era azzeccatissimo. C’è chi ha lamentato la ripetitività e piattezza della puntata; tuttavia, la critica, seppur legittima, non tiene conto della necessità di preparare il terreno fertile per le prossime puntate. inoltre, ci sono davvero stati diversi momenti wow che ci fanno be sperare in questa nuova stagione di Game of Thrones. A voi è piaciuto il primo episodio di Game of Thrones 7?