Frozen 2 – Jennifer Lee e Chris Buck: Anna ed Elsa sono cresciute e non si arrendono scritto da Irene Rosignoli 14 Novembre 2019 In occasione dell’uscita il 27 novembre del nuovo film d’animazione Disney Frozen 2 – Il segreto di Arendelle, sono arrivati a Roma su un red carpet ricoperto di foglie autunnali i registi del film Jennifer Lee e Chris Buck e il produttore Peter Del Vecho, già premi Oscar nel 2014 per il capitolo precedente di Frozen. Insieme a loro anche le voci italiane: Serena Autieri (Elsa), Serena Rossi (Anna), Enrico Brignano (Olaf) e Giuliano Sangiorgi, che interpreta la versione dei titoli di coda di Nell’ignoto, il nuovo assolo cantato da Elsa. Ecco cosa ci hanno raccontato durante l’incontro con la stampa dedicato al film. Quando è arrivata l’ispirazione per realizzare un sequel di Frozen? Jennifer Lee: “C’è voluto del tempo per ritornare nell’universo di Frozen, dopo circa un anno abbiamo pensato al futuro di Anna e Elsa, questi due personaggi che ci hanno sorpreso con la loro forza. Loro stesse ci hanno suggerito il seguito, volevamo capire fino a dove potessero arrivare”. Chris Buck: “Lo abbiamo considerato una sorta di secondo atto di un musical di Broadway. Con il primo abbiamo presentato i personaggi, adesso possiamo esplorarli più a fondo e portare la storia al gradino successivo, puntando sulle emozioni forti”. In questo film Anna e Elsa sono più forti che mai. Che tipo di messaggio volete dare alle bambine? Jennifer Lee: “Io da piccola amavo Cenerentola, è un personaggio che con la sua resilienza mi ha aiutata in molti momenti difficili. È bellissimo che Anna e Elsa rappresentino questo per tante bambine di oggi. Con il primo film abbiamo voluto riflettere sul fatto che il vero amore non è soltanto quello romantico, ma anche quello familiare, mentre questo secondo capitolo parla della crescita. Anna e Elsa sono due donne che devono governare un regno da sole: non c’è nessuno a risolvere i loro problemi, devono cavarsela da sole e trovare la forza in se stesse per prendersi la responsabilità delle loro scelte, che talvolta possono essere anche difficili”. Peter Del Vecho: “Ciò che è bello di questi due personaggi è che sono donne vere: piacciono al pubblico perché hanno difetti, sbagliano, sono complesse e reali”. Frozen 2 parla anche della natura e degli elementi. C’è un messaggio ecologista che volete trasmettere in particolare? Chris Buck: “Noi non vogliamo fare la morale né insegnare al pubblico come pensare. Presentiamo una storia in cui Elsa ha una connessione particolare con la natura e spieghiamo perché sarebbe importante recuperare questa dimensione di amore per il pianeta e gli elementi naturali. Ovviamente osserviamo il mondo intorno a noi e siamo coscienti dei temi di attualità. Prendiamo molto seriamente il potere del medium e sappiamo che questi personaggi sono in grado di ispirare particolarmente i più giovani”. Come avete lavorato sui nuovi costumi di Anna e Elsa? Chris Buck: “Il nostro production designer Mike Giaimo e i costume designer hanno lavorato a lungo per creare i nuovi abiti delle sorelle. Hanno ognuna 4 nuovi costumi, ma abbiamo fatto tantissime prove prima di avere quelli definitivi. Soprattutto abbiamo cercato di riflettere la loro maturità attraverso gli abiti, perché in questo film Anna e Elsa sono cresciute e volevamo che questo si intuisse anche dal loro abbigliamento”. E per quanto riguarda le voci? Com’è stato questo grande ritorno nel mondo di Frozen? Serena Rossi: “Direi che ci stiamo proprio bene in questo mondo. Da donna, sono orgogliosa di raccontare ai più piccoli questa storia in cui è l’amore a salvarci. Mi ha davvero toccato moltissimo, ho addirittura pianto in sala doppiaggio”. Enrico Brignano: “Emotivamente ha distrutto anche me. Quando abbiamo visto per la prima volta il film in inglese, appena si sono accese le luci ci siamo guardati chiedendoci: e adesso? Dobbiamo davvero doppiare questi personaggi e cantare queste canzoni? Poi io adoro il personaggio di Olaf, è geniale il contrasto tra il fatto che è un pupazzo di neve e il fatto che ama il caldo e l’estate”. Giuliano Sangiorgi: “Per me partecipare a questo film è stato un atto d’amore per mia figlia e per mia nipote, che mi ha fatto ascoltare le canzoni del primo a ripetizione per mesi. Finalmente mi prenderò la mia vendetta, perché d’ora in poi la canzone che ascolteremo avrà la mia voce!”. In Frozen 2 le donne sono protagoniste assolute. Non avete paura che i personaggi maschili possano risultare deboli in confronto? Chris Buck: “I personaggi maschili sono aiutanti di una storia in cui le protagoniste sono due donne. Perciò hanno ruoli di sostegno. Secondo me Kristoff è comunque un bellissimo personaggio, e ci sono altri uomini forti come il padre di Anna e Elsa o il generale Mattias”. Jennifer Lee: “Per me, tutti gli uomini della saga di Frozen (eccetto ovviamente Hans!) sono eroi, e fanno atti eroici nel momento in cui sostengono le due protagoniste e le aiutano a raggiungere i loro obiettivi. Questo non li rende affatto più deboli, ma anzi più forti”. Possiamo aspettarci anche un terzo capitolo della saga di Frozen? Chris Buck: “Ne parliamo spesso, è una cosa su cui si discute già. Per quanto riguarda noi registi, abbiamo appena terminato il film e ogni volta è come correre una maratona… per adesso non vediamo l’ora di stramazzare al suolo dopo aver tagliato il traguardo!”. Jennifer Lee: “Abbiamo concepito il sequel con l’intenzione di rendere Frozen e Frozen 2 un’unica grande storia. È stato un viaggio complicato e lungo, e io al momento non riesco a vedere più in là della conclusione che abbiamo scelto. Ma chissà, mai dire mai”.