Francesco Gabbani: Foglie al Gelo colonna sonora del nuovo film di Fausto Brizzi (video e testo) scritto da Laura Valli 1 Marzo 2017 In attesa che Francesco Gabbani pubblichi il nuovo album di inediti e sveli ufficialmente i nuovi appuntamenti live, relativi al tour per supportare il suo nuovo progetto discografico, di seguito potete vedere il video di Foglie al Gelo. La canzone di Francesco Gabbani è stata scelta come colonna sonora del film Poveri ma Ricchi, e lui così aveva commentato nel dicembre scorso all’uscita del film: “Devo ammettere che questo 2016 continua a riservarmi grandi soddisfazioni. L’invito di Fausto Brizzi, che ringrazio sentitamente, a scrivere le musiche del suo nuovo film, ha rappresentato per me l’opportunità di potermi esprimere musicalmente in un modo nuovo e proprio per questo fortemente entusiasmante“. Il videoclip del brano contiene immagini del film intervallate a momenti in cui si vede lo stesso Francesco Gabbani cantare. Francesco Gabbani – Foglie al Gelo Un fiore cade senza far rumore senza colpa né dolore senza chiedersi perché dal sonno prende forma un’illusione che la vita è un’occasione e domani si offrirà Cambia il cielo sopra di noi non c’è fretta e poi al risveglio il buio si spaventerà fra le mani una novità la mia dignità come neve bianca il sole splenderà Ritorneremo bianche foglie al gelo nude senza peso ritorneremo chiuso in un cassetto un altro sogno arreso senza chiedersi perché ieri c’era e oggi non c’è Leggero come un cambio di stagione voglia di ricominciare anche poco basterà è come se non fosse mai successo la bellezza di un inizio sembra non finire mai Cambia il cielo sopra di noi non c’è fretta e poi al risveglio il buio si addormenterà fra le mani una novità la mia dignità come neve bianca il sole splenderà Ritorneremo bianche foglie al gelo nudi senza peso ritroveremo chiuso in un cassetto un altro sogno arreso senza chiedersi perché ieri c’era e oggi non c’è Come foglie arrese senza più difese nonostante il vento siamo ancora appese gemme ormai dischiuse pene d’acqua e luce aspettando il sole mentre il cielo tace Ritorneremo bianche foglie al gelo nudi senza peso ritroveremo chiuso in un cassetto un altro sogno arreso senza chiedersi perché ieri c’era e oggi non c’è