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Che tempo che fa: Francesco Gabbani canta (e sbaglia) Bocca di Rosa (VIDEO)

scritto da Alberto Muraro

Bocca di rosa è il titolo di una delle canzoni più belle della carriera del compianto Fabrizio de Andrè, poeta della musica italiana scomparso a causa del cancro nel 1999.

Il brano, che racconta la vita di una prostituta, è stato interpretato lo scorso 11 febbraio da Francesco Gabbani in diretta a Che tempo che fa. L’occasione è legata all’uscita del film Il principe libero su Rai Uno, prevista il prossimo 12 e 13 febbraio: la pellicola è interpretata da Luca Marinelli e racconta proprio la storia del cantautore ligure.

Causa emozione (e causa presenza della moglie di Fabrizio de Andrè, Dori Ghezzi) Gabbani si è impappinato nel pieno della performance ed è stato costretto a chiedere scusa e a ricominciare. Una figuraccia, dopo tutto, perdonabile: il testo di Bocca di Rosa, che trovate qui sotto, non è esattamente fra i più facili da ricordare.

Ecco il video del fattaccio:

Che tempo che fa – Francesco Gabbani canta “B0cca di Rosa” – 11/02/2018 – video – RaiPlay

Francesco Gabbani, primo cantante a vincere due edizioni di Sanremo consecutive con “Occidentali’s Karma” nel 2017 e con “Amen”, nella sezione Nuove Proposte, nel 2016. L’interprete canta “Bocca di Rosa” in omaggio al film Tv “Fabrizio De André. Principe” che andrà in onda su Rai1 il 13 e il 14 febbraio 2018.

 

Testo

La chiamavano bocca di rosa
Metteva l’amore, metteva l’amore
La chiamavano bocca di rosa
Metteva l’amore sopra ogni cosa

Appena scese alla stazione
Nel paesino di Sant’Ilario
Tutti si accorsero con uno sguardo
Che non si trattava di un missionario

C’è chi l’amore lo fa per noia
Chi se lo sceglie per professione
Bocca di rosa né l’uno né l’altro
Lei lo faceva per passione

Ma la passione spesso conduce
A soddisfare le proprie voglie
Senza indagare se il concupito
Ha il cuore libero oppure ha moglie

E fu così che da un giorno all’altro
Bocca di rosa si tirò addosso
L’ira funesta delle cagnette
A cui aveva sottratto l’osso

Ma le comari d’un paesino
Non brillano certo in iniziativa
Le contromisure fino a quel punto
Si limitavano all’invettiva

Si sa che la gente dà buoni consigli
Sentendosi come Gesù nel tempio
Si sa che la gente dà buoni consigli
Se non può più dare cattivo esempio

Così una vecchia mai stata moglie
Senza mai figli, senza più voglie
Si prese la briga e di certo il gusto
Di dare a tutte il consiglio giusto

E rivolgendosi alle cornute
Le apostrofò con parole argute
“Il furto d’amore sarà punito”
Disse “dall’ordine costituito”

E quelle andarono dal commissario
E dissero senza parafrasare
“Quella schifosa ha già troppi clienti
Più di un consorzio alimentare”

Ed arrivarono quattro gendarmi
Con i pennacchi, con i pennacchi
Ed arrivarono quattro gendarmi
Con i pennacchi e con le armi

Spesso gli sbirri e i carabinieri
Al proprio dovere vengono meno
Ma non quando sono in alta uniforme
E l’accompagnarono al primo treno

Alla stazione c’erano tutti
Dal commissario al sacrestano
Alla stazione c’erano tutti
Con gli occhi rossi e il cappello in mano

A salutare chi per un poco
Senza pretese, senza pretese
A salutare chi per un poco
Portò l’amore nel paese

C’era un cartello giallo
Con una scritta nera
Diceva “addio bocca di rosa
Con te se ne parte la primavera”

Ma una notizia un po’ originale
Non ha bisogno di alcun giornale
Come una freccia dall’arco scocca
Vola veloce di bocca in bocca

E alla stazione successiva
Molta più gente di quando partiva
Chi mandò un bacio, chi gettò un fiore
Chi si prenota per due ore

Persino il parroco che non disprezza
Fra un miserere e un’estrema unzione
Il bene effimero della bellezza
La vuole accanto in processione

E con la Vergine in prima fila
E bocca di rosa poco lontano
Si porta a spasso per il paese
L’amore sacro e l’amor profano

 

Che ne pensate dell’epic fail di Francesco Gabbani a Che tempo che fa? Sareste capaci di cantare Bocca di rosa senza sbagliare?