Francesca Michielin – Due galassie: Audio e testo! scritto da Laura Boni 11 Gennaio 2018 Due galassie di Francesca Michielin è un brano che parla di crescita, o meglio, di una storia giovane in cui le due persone coinvolte non crescono di pari passo, si perdono, viaggiano su due piani diversi, non si sanno stupire. È una canzone piena di dettagli quotidiani e d’immagini a me care e simboliche (lo specchio, di “riflessi di me”). L’arrangiamento è minimal techno, tornano gli anni ’90 ed è anche presente il suono campionato della carta di una caramella. Scopri qui tutti i testi del disco 2640! Testo diDue Galassie di Francesca Michielin: Ho quindici galassie dentro ad un cassetto Piegate bene tra i calzini ed uno specchio Tra tutti i sogni stropicciati e le follie Delle valigie, nei ricordi e le bugie Delle lacrime di latte di una tazza Con dei perfetti sconosciuti di una piazza Della voglia di partire per tornare E il tuo profumo di crema solare Ti ho visto dentro un film di cui non so più il nome Ti ho perso dentro ad un oceano di ambizione Ti ho letto in un libro della scuola elementare Che adesso non saprei nemmeno più come imparare Avrei voluto avere il coraggio per arrendermi E disarmarmi per proteggerti Scusami tanto, scusami tanto Non le voglio le rose al mio compleanno Non le voglio le pare mentali Le giornate un po’ tutte uguali Scusami scusami scusami tanto Che mi parli e mi dici che non ti sento Ho messo il tuo cuore sul registratore Ho sedici galassie dentro ad il mio petto Che fisso sul soffitto quando sono a letto Che ho ritrovato in un biglietto di un concerto E che ho smarrito proprio dentro l’aeroporto A quello a cui non sei più venuto a prendermi Dove ho pensato fosse meglio neanche crederci Mi sono resa conto che non so cosa sia l’indaco E che ho pensato che ti voglio bene Senza neanche dirtelo Senza neanche dirtelo Scusami tanto, scusami tanto Non le voglio le rose al mio compleanno Non le voglio le pare mentali Le giornate un po’ tutte uguali Scusami scusami scusami tanto Che mi parli e mi dici che non ti sento Ho messo il tuo cuore sul registratore Questo cuore ce la [posso?] da una parte sola E il tuo che quando mi abbraccia è una cassa che suona E il mio battito è irregolare, un bpm indefinito Dall’altro ritmo e controtempo che non ho mai sentito È in questo casino che nascono le stelle Lentiggini come costellazioni sulla pelle Scusami tanto, scusami tanto Non le voglio le rose al mio compleanno Non le voglio le pare mentali Le giornate un po’ tutte uguali Scusami scusami scusami tanto Che mi parli e mi dici che non ti sento Ho messo il tuo cuore sul registratore Scusami tanto, scusami tanto Non le voglio le rose al mio compleanno Non le voglio le pare mentali Le giornate un po’ tutte uguali Scusami scusami scusami tanto Che mi parli e mi dici che non ti sento Ho messo il tuo cuore sul registratore