Francesca Michielin: Bolivia è il nuovo singolo (audio e testo) scritto da Laura Valli 18 Marzo 2018 Francesca Michielin ha rilasciato su su Spotify, Bolivia, il suo nuovo singolo estratto dall’ultimo album “2640”. Il brano, attualmente in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme digitali, affronta un tema particolare, politico e al contempo sentimentale, un attacco a chi con perbenismo e superficialità affronta situazioni molto complesse e pensa di poter cambiare il mondo semplicemente rifiutando tutto il proprio presente. Di seguito trovate le parole con cui Francesca Michielin ha descritto il testo di Bolivia: “E’ un brano politico ma anche sentimentale, un attacco a chi con perbenismo e superficialità affronta situazioni molto complesse e pensa di poter cambiare il mondo semplicemente rifiutando tutto il proprio presente. La scelta di intitolarlo Bolivia è dovuto al fatto che si tratta di uno dei paesi più in difficoltà dell’America del Sud, di cui si sente parlare poco, quando invece è a stretto contatto con la nostra quotidianità. Le sonorità camminano su un terreno dark e tropicale, esplodendo nel ritornello, ricco di elementi elettronici“ Qui sotto audio e testo della canzone. Francesca Michielin, Bolivia Ho fatto un viaggio dentro a una stanza Era più vicina la mia lontananza Hai la pelle così morbida che Potrei cascarci di nuovo Perché è un po’ tutto sbagliato Perché Ho visto soffiare l’aria e con il tempo Costruire muri o mulini a vento Ed urlare al cambiamento Rimanendo seduti sul divano di casa Perché è un po’ tutto sbagliato Perché È l’umanità che fa la differenza Portami in Bolivia per cambiare testa Portami in Bolivia per cambiare tutto Spegnerò il telefono, sarò libera indipendente Mamma no non ho bisogno di niente E pedalare al buio senza sosta Giocare a nascondino nella foresta Solo per sentirsi più leggeri Ma non per davvero C’è la gravita Ma anche qui c’è la gravità È l’umanità che fa la differenza Portami in Bolivia per cambiare testa Portami in Bolivia per cambiare tutto Spegnerò il telefono, sarò libera indipendente Mamma no non ho bisogno di niente Ma se puoi salvami dall’umidità Della pioggia più insistente Che entra nelle ossa della gente Che si lamenta sempre Che mangia male E crede a ciò che legge È l’umanità che fa la differenza Portami in Bolivia per cambiare testa Portami in Bolivia per cambiare tutto Spegnerò il telefono, sarò libera indipendente Mamma no non ho bisogno di niente Non ho bisogno di niente
Di seguito trovate le parole con cui Francesca Michielin ha descritto il testo di Bolivia: “E’ un brano politico ma anche sentimentale, un attacco a chi con perbenismo e superficialità affronta situazioni molto complesse e pensa di poter cambiare il mondo semplicemente rifiutando tutto il proprio presente. La scelta di intitolarlo Bolivia è dovuto al fatto che si tratta di uno dei paesi più in difficoltà dell’America del Sud, di cui si sente parlare poco, quando invece è a stretto contatto con la nostra quotidianità. Le sonorità camminano su un terreno dark e tropicale, esplodendo nel ritornello, ricco di elementi elettronici“ Qui sotto audio e testo della canzone. Francesca Michielin, Bolivia Ho fatto un viaggio dentro a una stanza Era più vicina la mia lontananza Hai la pelle così morbida che Potrei cascarci di nuovo Perché è un po’ tutto sbagliato Perché Ho visto soffiare l’aria e con il tempo Costruire muri o mulini a vento Ed urlare al cambiamento Rimanendo seduti sul divano di casa Perché è un po’ tutto sbagliato Perché È l’umanità che fa la differenza Portami in Bolivia per cambiare testa Portami in Bolivia per cambiare tutto Spegnerò il telefono, sarò libera indipendente Mamma no non ho bisogno di niente E pedalare al buio senza sosta Giocare a nascondino nella foresta Solo per sentirsi più leggeri Ma non per davvero C’è la gravita Ma anche qui c’è la gravità È l’umanità che fa la differenza Portami in Bolivia per cambiare testa Portami in Bolivia per cambiare tutto Spegnerò il telefono, sarò libera indipendente Mamma no non ho bisogno di niente Ma se puoi salvami dall’umidità Della pioggia più insistente Che entra nelle ossa della gente Che si lamenta sempre Che mangia male E crede a ciò che legge È l’umanità che fa la differenza Portami in Bolivia per cambiare testa Portami in Bolivia per cambiare tutto Spegnerò il telefono, sarò libera indipendente Mamma no non ho bisogno di niente Non ho bisogno di niente