Festival di Venezia 2020: cosa c’entrano tutti questi influencer? scritto da Alberto Muraro 10 Settembre 2020 Il Festival di Venezia 2020 sarà ricordato per molto tempo come la prima edizione della kermesse cinematografica ad essersi svolti nel bel mezzo di una pandemia mondiale. Gli organizzatori, in barba alle previsioni di inizio primavera, sono riusciti ad imbastire un’edizione convincente, con una selezione di pellicole importante e con un cast di tutto rispetto. Questa edizione del Festival di Venezia in particolare rappresenta in qualche modo la celebrazione del talento e dell’eleganza femminili. E ne siamo davvero molto soddisfatti. La madrina d’eccezione, Anna Foglietta, ha ricevuto consensi incondizionati da parte del pubblico e degli appassionati del mondo fashion. L’attrice (molti di voi la ricorderanno, fra gli altri ruoli, per il film Perfetti Sconosciuti) ha sfoggiato look splendidi, di rara eleganza. Qui sotto potete vedere alcuni degli outfit proposti da Anna sul red carpet. https://www.instagram.com/p/CEqxHp-sIcb/ https://www.instagram.com/p/CE00ZWxs64t/ Un discorso molto simile, in questo senso, può essere fatto per il presidente di commissione Cate Blanchett e per Tilda Swinton, che al Festival di Venezia 2020 riceverà il Leone d’Oro alla Carriera. https://www.instagram.com/p/CErWF9hDP37/ Perché al Festival di Venezia 2020 ci sono così tanti influencer? Sono però in molti ad essersi chiesti (e la domanda, dopo tutto, è lecita) cosa ci facessero determinati influencer alla manifestazione. Il mondo degli influencer, va detto, abbiamo ormai imparato a conoscerlo molto bene. Non ci stupiamo, insomma, che a Venezia fossero presenti anche molte personalità in funzione (esclusivamente) del loro numero di followers su Instagram. I dubbi sulla presenza di determinati tipi di personalità non siamo certo noi a sollevarli. Basta che vi facciate un giro su Twitter o sui social dell’evento per capire quello di cui stiamo parlando. In alcuni casi parliamo per esempio di personaggi provenienti dal mondo di Uomini e Donne. Personalità seguitissime sui social ma non particolarmente in linea con il mood della manifestazione. Io non sono contraria agli influencer che sfilano a Venezia, il mondo della comunicazione e del marketing sono cambiati e dobbiamo farcene una ragione, quindi capisco la presenza di questa categoria. Quello che non capisco è perché non avvenga un minimo di selezione. #Venezia77 — QUANDO MERITO TUTTO IL CONTRARIO SE PROPRIO ?? (@aidalaverdadera) September 9, 2020 Perché, dunque, invitare tutti questi influencer? La motivazione è duplice. Al di là che anche il cinema (e lo stesso Festival di Venezia) è un business che ha bisogno di una certa visibilità, dietro questa scelta ci potrebbe essere un motivo molto più banale. In mancanza di grandi personalità internazionali, assenti a causa dell’emergenza Covid-19 dilagante, ecco che certi influencer possono avere funzionato come tappabuchi. Dopo tutto, quindici minuti di gloria, lo diceva anche Andy Warhol, non si negano a nessuno. Raga ma che COATTIIIIII!! Vestito di lei volgarissimo, trucco nero pesantissimo, per non parlare di lui che si presenta con gli occhialetti! #Venezia77 pic.twitter.com/Bb6uc53IMQ — Rosy (@Rosa82269103) September 9, 2020 SE CONTINUO A COMMENTARE QUESTA GENTE MI ARRESTANO STASERA VE LO STO DICENDO #Venezia77 pic.twitter.com/5VjGkRBYbg — angelica (@______Angelica_) September 9, 2020 Ma chi l’ha invitata Elisa De Panicis al Festival di Venezia? E soprattutto perché ogni volta se la tira neanche ce l’avesse solo lei in tutto il mondo? #Venezia77 pic.twitter.com/i9h9ZVf1HW — auro|baci stellari (@darveyfeels_) September 8, 2020