Fedez e J-AX: la recensione de “La Finale” a San Siro! scritto da Alberto Muraro 2 Giugno 2018 Una folla oceanica (79,500 persone, un record quasi assoluto) ha accolto lo scorso 1 giugno La Finale, il capitolo conclusivo dell’incredibile collaborazione artistica fra Fedez e J-Ax . https://www.instagram.com/p/Bjf5IloAGAg/?taken-by=gingergeneration I due Comunisti col rolex hanno salutato con il botto e con i fuochi d’artificio il loro fedelissimo pubblico, che segue il loro progetto congiunto da tre anni, fin da quando nacque la hit Vorrei ma non posto. Non ci siamo trovati di fronte, come spesso accade, ad un live “classico” bensì alla celebrazione (a tratti sopra le righe, ma va benissimo così) di un’amicizia, ma soprattutto di un’idea, geniale a dir poco. Comunisti col rolex, ed è inutile negarlo, è anche e soprattutto un percorso con solide basi economiche e una macchina ad orologeria dove ogni singolo elemento è calibrato per il successo. Niente è stato lasciato fuori posto, niente. Tanto è vero che il gigantesco e incredibile live a San Siro era esattamente quello che ci saremmo potuti aspettare da Fedez e J-Ax. Anzi, è stato molto di più. È evidente, in questo senso, la chiara matrice “internazionale” di uno show di tale livello, che alla musica aggiunge effetti, luci, colori e un impianto scenico quasi mai visto al Meazza, se non in occasione di eventi di artisti come glI U2 (ve lo ricordate l’Artiglio?). Il palco, gigantesco e a 360, permette agli artisti (e ai loro ospiti, fra gli altri Stash, Levante, Gué Pequeno, Sergio Sylvestre o Noemi) di interagire con un pubblico quasi raddoppiato, regalandoci un colpo d’occhio da pelle d’oca. Ma non è finita qui, perché tutto intorno è un pullulare di botole, palchetti, schermi, giochi di luce, tutti funzionali a raccontare una storia di soli successi. La scaletta, da questo punto di vista, è un crescendo di emozioni e racconta, in modo più o meno cronologico, le storie dei due artisti. Federico Lucia e Alessandro Aleotti danno infatti inizio alle loro due carriere soliste in modo parallelo e con generi dopo tutto diversi, per poi trovare insieme la chiave di lettura per la gloria. Il rap, in effetti, è ormai per loro un lontano ricordo. La Finale di Fedez e J-Ax è anche e soprattutto uno show pop e (incredibilmente) rock, carico di led, viusal accattivanti, chitarre elettriche e fiammate improvvise dal palco. La perfetta rappresentazione “visiva” del loro ultimo disco, ricco, festaiolo e caciarone. Un concerto popolare, insomma, per tutti i giovani e i tantissimi genitori che, con il sorriso sugli occhi, hanno accompagnato i loro figli (o, perché no, che sono venuti volentieri da soli). Fra i momenti più emozionanti, ricordiamo senza dubbio il siparietto dedicato al coraggioso Cris Brave, giovane talento del rap che, nonostante la malattia, ha continuato a perseguire il suo sogno di fare musica. Tralasciando poi la (sana) retorica, a regalarci le emozioni più grandi sono però in particolare i pezzi storici degli Articolo 31 come Spirale Ovale e Domani Smetto, senza certo dimenticare i più recenti tormentoni dancehall come Senza Pagare, Italiana e Vorrei ma non posto, i tre brani che chiudono con una pioggia pirotecnica la lunga serata. Adesso che i riflettori su Fedez e Ax si sono spenti, entrambi gli artisti si dedicheranno ai rispettivi impegni solisti. Fedez è attualmente già a buon punto con le registrazioni del suo nuovo disco (al quale, contrariamente ai rumors, non parteciperà Diplo). Ax, dal canto suo, ha un figlio ancora piccolo di cui ha tanta voglia di occuparsi. A chi sogna di rivederli di nuovo sullo stesso palco, i due artisti rispondono “niente da fare, almeno fino a quando non finiremo i soldi”. Chiamali scemi. CLICCA QUI per leggere la scaletta completa del concerto. Qui sotto qualche video de La Finale. https://www.instagram.com/p/Bjf0AOjg6CR/?taken-by=gingergeneration https://www.instagram.com/p/Bjfx6lBA5nB/?taken-by=gingergeneration https://www.instagram.com/p/BjfsEs3APzk/?taken-by=gingergeneration C’eravate anche voi al concerto di Fedez e J-Ax a San Siro?