Fedez e J-Ax: ascolta qui Assenzio feat. Stash e Levante (testo!) scritto da Alberto Muraro 18 Novembre 2016 Dopo lo straordinario successo di Vorrei ma non posto, tormentone spacca classifica della scorsa estate, Fedez e J-Ax tornano con un singolo in collaborazione con Stash, il leader dei The Kolors, e Levante, stella dell’alternative-pop italiano: il pezzo in questione si chiama Assenzio ed è stato pubblicato oggi, 18 novembre, in tutte le piattaforme di streaming (come Spotify) e negli online store. Il pezzo in questione ha un sapore moombathon non molto diverso dal brano che l’ha preceduto e sarà contenuto nel primo disco di duetti di J-Ax e Fedez, che dovrebbe essere pubblicato entro la fine dell’anno. Levante e Stash, ospiti d’eccezione, danno un tocco di classe ulteriore ad un brano che, ci scommettiamo, andrà fortissimo in radio nei mesi avvenire. Ottimo lavoro! Qui sotto potete ascoltare Assenzio di Fedez, J-Ax, Stash e Levante e leggerne il testo: che ne pensate? Assenzio Una storia è una salita Una strada una matita Un microfono una stretta con il sangue fra le dita Che Dio ci maledica sento le sue impronte di una croce incisa Con l’olio bollente sulla fronte Un animo bastardo, una cieca convinzione Un rifugio uno sguardo una ricerca di attenzione In bilico fra l’odio profondo e la redenzione Ho scelto la beatitudine dell’eterna dannazione Ehy lo sai che ho perso troppo tempo Il sasso e tu l’hai ritrovato Chi dice marchiato chi dice macchiato Di Indelebile c è solo un destino segnato Cercavi conforto in un uomo contorto Ma il fato beffardo è del fiato e già corto Per noi non c’è cura non c’è medicina Se poi mi sento solo quando mi sei vicina La coscienza non lava a secco Una doccia di sangue freddo Nulla accade dal nulla ne sono certo La mia ambizione ha superato di gran lunga il mio talento Si potesse cancellare tutto il male Lo berrei come assenzio stanotte E quante volte avrei voluto urlare ma solo rimasto In silenzio a pensare alle cose che ho perso Ad immaginare fosse diverso Non mi guardo da mesi allo specchio È da un po’ che sospetto che dentro al riflesso ci sia quella maschera che mi hanno messo Oh oh oh oh oh Come un alieno per tornare a casa Punto alle stelle sono a metà strada da bambino ero felice quando nevicava Adesso blocca il traffico rovina la giornata In mezzo alla folla di voci che acclama Avere un radar e sentire solo quella Solitaria che infama Che poi la fama non ha utilità ne importanza Quando vedi chi ami andare via sull’ambulanza E allora ho chiesto scusa il cielo Per la mia intera Mentre l’infermiera le infilava i tubi nelle braccia Ho pregato dio prenditi i soldi la mia moto e la carriera Ma non portarti via la mia ragazza In un attimo solo capire veramente quello che conta Realizzare per tempo che nessuno vive per sempre Quante domeniche a casa in hangover Invece che andare a trovare la nonna Adesso mi manca della dolce vita me ne pento ora me ne pento amaramente Perché quando corri per vincere non vedi quello che perdi Tua mamma chiama in ufficio Tu rispondi in fretta e coi nervi Tra chi è troppo avanti e chi è troppo in ritardo comunque nessuno arriva in orario Io voglio tagliare la corda più che tagliare il traguardo Si potesse cancellare tutto il male lo berrei come assenzio stanotte E quante volte avrei voluto urlare Ad immaginare fosse diverso Non mi guardo da mesi allo specchio È da un po’ che sospetto che dentro al riflesso ci sia quella maschera che mi hanno messo Più leggero della cenere Voliamo via se Più prezioso di un diamante che Diventa luce se la fuori e notte Divento luce se la fuori è notte