Facebook sarà vietato ai minori di 16 anni. Ecco perché! scritto da Laura Boni 18 Aprile 2018 Alla maggior parte degli adolescenti non sarà più permesso avere Facebook. Mark Zuckerberg ha annunciato che, per adeguarsi alla nuova normativa sulla privacy europea, i minori di 16 potranno accedere al social network. “Le persone di età compresa tra i 13 e i 15 anni in alcuni paesi UE avranno bisogno del permesso di un genitore o tutore per compiere azioni specifiche su Facebook“ha spiegato, sottolineando che la modifica è dovuta al al GDPR, il Regolamento Europeo sulla privacy che entrerà in vigore il prossimo 25 maggio. “In base al Regolamento Europeo in materia di Protezione dei Dati Personali (GDPR) le persone di età compresa tra i 13 e i 15 anni in alcuni paesi dell’Ue hanno bisogno del permesso di un genitore o tutore per compiere alcune azioni specifiche su Facebook, come vedere inserzioni sulla base dei dati dei partner e includere nel loro profilo le opinioni religiose e politiche” si legge nel documento della società. Minori di 16 anni su Facebook: Ma questo che cosa significa esattamente? “Questi adolescenti vedranno una versione meno personalizzata del social con condivisione limitata e annunci meno rilevanti, fino a quando non otterranno il permesso da un genitore o tutore di usare tutti gli aspetti di Facebook” continuano a spiegare. Come tutti sappiamo, però, anche oggi è vietato ai minori di 13 anni di iscriversi alla piattaforma, ma molti sono già riusciti ad aggirare comunque questo divieto. Visto i problemi che il social di Zunckenberg sta affrontando in questo periodo riguardo ai dati dei propri utenti, però, ha deciso di prendere tutte le disposizioni del caso per difendersi. “Quando il GDPR è stato finalizzato, ci siamo resi conto che si trattava di un’opportunità per investire ancora di più nella privacy” prosegue la nota. “Vogliamo non solo rispettare la legge, ma anche andare oltre i nostri obblighi per costruire nuove e migliori esperienze di privacy per tutti su Facebook“. “Nel corso di quest’anno – aggiungono nel documento – presenteremo un nuovo centro globale di risorse online dedicato ai ragazzi e faremo più educazione per rispondere alle loro domande più comuni sulla privacy“.