Eurovision Song Contest 2018: Cosa significa la vittoria di Israele? scritto da Claudia Lisa Moeller 13 Maggio 2018 Vince Israele l’Eurovision Song Contest 2018. Netta canta “Toy” e si aggiudica la vittoria della nota kermesse canora europea. L’anno prossimo vedremo l’Eurovision dall’Israele. La scelta non era forse scontata, da tempo Netta era data tra le favorite, lo stesso la vittoria di questo paese extra europeo ha comunque dell’incredibile. Primo perché la cantante era sicuramente unica. Già la sua scenografia con i gatti portafortuna orientali, il look da manga con tanto di codini alla Sailor Moon e poi il testo tra rap e pop sono stati una buona combinazione per far ballare il pubblico a casa e a Lisbona. Ma cosa ha vinto e perché ha vinto la canzone di Netta? La cantante ha commentato così la sua vittoria: Grazie per aver avuto coraggio e aver votato il diverso. Coraggio per cosa? La domanda può avere diverse risposte. Una su tutte l’elogio delle donne che non devono stare dietro ai loro toy (boys). Nella canzone più volte Netta parla di uomini stupidi, le donne non devono piangere dietro a questi scemi. A Netta non importa neppure il giudizio altrui e dei “modern preachers”. Forse è un elogio alle forme generose da Big Beautiful Woman che è? Il pensiero diverso è rivolto a coloro che hanno creduto e premiato una cantante dall’aspetto dirompente e per nulla da modella? È un elogio al mondo curvy e colorato? D’altronde Netta era sicuramente diversa dal secondo classificato austriaco, Cesar Sampson, bel e prestante ragazzo che più volte ha minacciato il podio dell’israeliana. La canzone ha sicuramente più lati di lettura. L’originalità sta anche in una canzone dal testo molto leggero (a differenza della proposta italiana) e anche scanzonato. Niente storie d’amore tormentato, niente promesse di amore eterno, ma una sfrontata dichiarazione di guerra tra amanti, dove la donna è quella forte ed è anche quella che non si fa problema a ribaltare la situazione a suo favore. Come leggere questa vittoria israeliana all’Eurovision? Sembra che la questione internazionale, in particolare l’alleanza tra US e Israele contro Iran, non abbia influenzato negativamente il voto dei milioni di telespettatori. La questione nucleare e soprattutto la possibile vicinanza trai due governi contro l’Iran, secondo Israele Teheran starebbe costruendo illegalmente un ordigno atomico, non ha coalizzato i cittadini contro. Cosa, invece, successa con la Gran Bretagna che ha avuto pochissimi voti quest’anno (è arrivata terzultima): forse a causa della sempre più sentita e imminente Brexit? La vittoria di Israele al concorso canoro segna un ennesimo cambio di percezione e di opinione nei confronti del paese di Netta. Qualche decennio fa sarebbe stato impossibile avere Israele concorrente al concorso europeo e figuriamoci vederla trionfare. Israele non sarà parte dell’Europa, però ormai la si considera un pezzo dell’Europa in molte manifestazioni culturali o sportive. Prendere il Giro d’Italia iniziato quest’anno in Israele: le prime tre tappe della famosa competizione ciclistica sono state Gerusalemme, Haifa – Tel Aviv e Be’er Sheva a Eilat. Israele, così, diventa un pezzo d’Europa e anche queste manifestazioni pop sono una riprova del vincolo sempre più stretto tra Europa e Israele. Israele entra in Europa anche con questo pezzo dance, dove le donne si rivelano esseri forti e che hanno ben poco del gioccatolino. O della gallinella che Netta con la sua potente voce emula. L’Europa ha quest’anno deciso di premiare una canzone che raccontasse la diversità con leggerezza. La sfrontatezza di chi vive la propria vita senza badarsi del giudizio del prossimo. E tu cosa ne pensi della vittoria di Netta con Toy all’Eurovision Song Contest 2018?