Esce Helldorado dei Negrita: protagonista la critica sociale scritto da admin 30 Ottobre 2008 In anteprima all’uscita del loro nuovo album, i Negrita ci hanno accolto negli studi della Universal Music per raccontarci la nascita di Helldorado. Pau (cantante), Drigo (chitarra) e Cesare detto Mac (chitarra) sono stati pronti a rispondere ad ogni provocazione e curiosità, trasformando una semplice intervista in un momento unico di condivisione sincera. Com’è nato Helldorado? Pau: “Siamo partiti un po’ dalla bella esperienza dell’ultimo album “L’uomo sogna di volare” 2004, quel viaggio in Sud America ci diede nuova linfa vitale per nuove esperienze sia musicali che interiori. Questo nostro nuovo disco Helldorado ne è il proseguimento, l’insieme eterogeneo dell’esperienza maturata negli ultimi quattro anno. Un’attitudine completamente diversa alla musica, si è aperto un mondo tutto nuovo. […] Ogni canzone è un diverso rumore della felicità, questo è il sapore di tutto l’album, c’è critica, ma grande positività dentro, fatta di vita.” Come suona il vostro nuovo cd? Parlando di suoni, abbiamo creato 12 canzoni e tre bonus track scaricabili on line, partendo dal Rock con molte contaminazioni energiche, accoglie dentro di se raggae e rispetta il blues, sposta la metrica ed esplora nuove opportunità melodiche. Abbiamo fatto omaggi nascosti a Dylan, Marley, Clash, Mano Negra e Rino Gaetano. Punti di riferimento per noi. E’ un album pieno di critiche alla società? Una rock’n’roll band può parlare di tutto e affrontare tematiche anche più scomode, e al contrario di quello che succede nel panorama italiano, abbiamo fatto una critica sociale, non politica, ma sociale di sicuro. Noi crediamo in una critica costruttiva, che lasci sempre una “porticina” di speranza. Molte rock band fanno critica e basta, invece noi abbiamo voglia di costruire, di voltare pagina. Se anche altri artisti cominciassero ad impegnarsi di più avremmo tutti da guadagnare. In Italia alcuni artisti stanno lavorando su questi temi, come Jovanotti e Fabri Fibra, ma sono ancora troppo pochi. Non bisogna buttare bombe con polemica feroce ma solo denunciare e far aprire il dialogo. Ci sono sempre tanti viaggi nella vostra esperienza. Abbiamo viaggiato molto, Europa del Sud, Africa, Balcani, ma ci portiamo l’Italia dietro, siamo andati fuori per vedere meglio l’Italia. Ogni terra che abbiamo visitato ci ha dato insegnamenti importanti, delle piccole schegge di progresso, come nelle favelas che molto hanno da insegnarci sulla capacità di risparmio.Un esempio? Durante i concerti il bicchiere delle bibite può essere riconsegnato al locale così da ricevere indietro una parte del prezzo, questo per evitare che si disperdano nell’ambiente. Una forma di educazione anche questa, capire che un concerto è un momento di cultura e non un momento per fare “casino”. Noi giriamo in modo “on the road” senza spendere molto per assaporare la verità dei luoghi. Che cosa avete imparato? Che stiamo sprecando un sacco delle nostre potenzialità, se siamo il primo mondo, e non diamo un buon esempio. Domanda molto provocatoria, questa vostra critica forte contro la società non è magari strumentalizzata per vendere di più? Drigo: “Assolutamente no, la casa discografica viene alla fine ed accetta i nostri lavori, e se ha qualche critiche ne discutiamo senza lasciarci strumentalizzare. Questo disco è nato dal nostro malessere interiore, dalle nostre paure e emozioni. Dopo molto tempo, abbiamo avuto il coraggio di pubblicare certe canzoni anche molto intime. Perché il ringraziamento a Jovanotti nel booklet? Pau: “ Perché siamo amici da anni, e viene a trovarci molto in studio e durante la registrazione di “Gioia infinita” ci ha dato un consiglio utilissimo e l’abbiamo seguito. Ci sostiene molto.” Che ne pensate di quello che sta succedendo per la riforma Gelmini? Drigo: “ Siamo molto preoccupati e ci teniamo informati, soprattutto io. Mia moglie fa la maestra ed attraverso lei ascoltato molti racconti di insegnanti disperati per il loro futuro. Diciamo la nostra sui problemi di attualità anche attraverso il blog, il nostro nuovo sito è completamente gestito da noi, facciamo la grafica ed i contenuti ed all’interno abbiamo creato un blog, dove cerchiamo di trattare argomenti e stimolare le persone alla discussione, senza schierarci.