Entics: ascolta il nuovo singolo Siamo noi stessi (testo) scritto da Alberto Muraro 17 Febbraio 2017 A poco meno di un anno di distanza dal singolo tormentone Revolucion che ci ha fatto ballare con i suoi ritmi caraibici per tutta la scorsa estate, torna il grande Entics con un pezzo, molto diverso dal suo predecessore, intitolato Siamo noi stessi, che promette di fare faville in classifica e in radio. Il pezzo di Entics, di cui trovate audio e testo qui sotto, è insieme al singolo Facciamo le 9 uno dei brani che, in linea teorica, dovrebbero essere inclusi nel quarto studio album dell’artista milanese, ad oggi senza titolo né data di pubblicazione ufficiale. Qui sotto trovate audio anteprima e testo di Siamo noi stessi di Entics: che ne pensate? Testo loro non vogliono che molti di loro non vogliono che loro non vogliono che molti di loro non vogliono che loro non vogliono che molti di loro non vogliono che io non ascolto più niente né musica né la gente tanto si sente parlare soltanto di soldi puttane puttane puttane io non do più confidenza diffido dalle apparenze tanto per fare due righe diventano tutti puttane puttane io non mi fido di te né mi fido di Dio come Jenny ne di famiglie a cui baciano Nelly né di chi fa più domande di Gerry io non mi fido di te io non mi fido di te sono cresciuto tra i ladri coi padri già ladri e tu credi di rubare a me non lo diresti ma in vita ne ho spenti di questi pagliacci testa su Leclerc siamo passati da bravi ragazzi a fumarci razzi fiori del male Baudelaire siamo un po’ troppo distratti passano gli anni e siamo diversi siamo noi stessi siamo noi stessi siamo noi stessi siamo noi stessi loro non vogliono che molti di loro non vogliono che loro non vogliono che molti di loro non vogliono che loro non vogliono che molti di loro non vogliono che (siamo noi stessi) loro non vogliono che molti di loro non vogliono che loro non vogliono che molti di loro non vogliono che loro non vogliono che molti di loro non vogliono che (siamo noi stessi) dammi cartine col filtro perché devo farne una di ganja Chanel bruciano offerte ad un Dio che non c’è questa l’accendo e la dedico a te se chi non muore si rivede anche se a volte dipende chi porta al dito una fede poi chi non ha risolto niente tutta la vita sembra un deja vu e noi l’abbiamo passata quaggiù tra le panchine le strade le vie la gioventù finita in un puff e abbiamo mani sporche di tattoo dire domani ci sembra taboo perchè ci fanno sentire un po’ strani su questi giornali da questa tv ma siamo noi stessi ci vorrebbero dei mesi ci vorrebbero processi per giudicarci ci vorrebbero due pesi ci servono due universi per orientarci ma siamo persi e non puoi aiutarci noi siamo a pezzi siamo diversi loro non vogliono che molti di loro non vogliono che loro non vogliono che molti di loro non vogliono che loro non vogliono che molti di loro non vogliono che (siamo noi stessi) loro non vogliono che molti di loro non vogliono che loro non vogliono che molti di loro non vogliono che loro non vogliono che molti di loro non vogliono che (siamo noi stessi)