Dormire? Non fa solo bene, è essenziale! scritto da admin 5 Maggio 2011 Dormire è il segreto per avere una buona qualità di vita. Purtroppo ansia, stress e insonnia a volte non aiutano: alzi la mano chi non ne ha sofferto almeno una volta. Per il nostro organismo, dormire (e dormire bene) è importante quanto bere o mangiare. Il sonno è fondamentale per la salute, per l’efficienza del sistema immunitario, le corrette funzioni organiche e il benessere. Al contrario, la mancanza di sonno, oltre ad interferire con i processi di crescita e ridurre le difese immunitarie, produce effetti negativi sulla concentrazione, la capacità di decisione e l’efficienza. Ma cosa pensiamo del sonno, e soprattutto come dormiamo? Lo riferisce l’indagine ISPO “Italiani e il sonno. L’importanza di dormire bene ad ogni età”, realizzata per TENA e condotta su un campione di oltre 600 persone. Se da un lato un buon riposo notturno è l’elisir di salute per affrontare con energia ogni giornata, dall’altro non sempre gli Italiani riescono a dormire come dovrebbero, consapevoli però di come la cattiva qualità del sonno influenzi negativamente umore, salute e benessere psicofisico. L’80% della popolazione non ritiene che il tempo speso a dormire sia anche un po’una perdita di tempo e che dormire un numero sufficiente di ore per notte è indispensabile per condurre una vita sana. 9 Italiani su 10 ritengono che dormire bene la notte è un grande privilegio e chi vi riesce può ritenersi fortunato. Gli effetti del sonno Il 98% della popolazione sa che il sonno è necessario per recuperare le energie, anche se il momento di andare a dormire è vissuto con ansia da 1 italiano su 5. Abitudini lavorative e consuetudini influiscono sulla qualità del sonno per il 65% degli intervistati; mentre il 76% dei chi lavora confessa di dormire meglio nel week-end o in vacanza. Non dormire a sufficienza o dormire male incide sull’umore nel 73% dei casi. Parlando dell’orario in cui abitualmente si va a dormire, scopriamo che sono soprattutto gli uomini (15%), imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi (29%) ad andare a letto più tardi, dopo la mezzanotte. Non siamo, comunque, un popolo di nottambuli: la fascia più consistente degli intervistati (36%) infatti dichiara di andare a dormire tra le 23 e le 23.30. In media, in Italia sono circa 8 le ore dedicate al sonno ogni notte, anche se più di un italiano su 4 si ritiene invece a debito di ore di sonno. La difficoltà a dormire è sintomo di un disagio psichico (preoccupazioni, stress e ansia) o fisico (perdite urinarie, problemi cardiovascolari), per questo motivo molti rimandano il sonno per paura di non riuscire a dormire o alzarsi più volte la notte. Insonnia, preoccupazioni di studio, lavoro o salute, pensieri riguardanti la famiglia sono tra le maggiori ansie del non riuscire a dormire o l’essere costretti ad alzarsi di notte. Chi si alza dal letto la notte, lo fa principalmente per andare in bagno (68%), andare a bere (22%) o a causa di perdite urinarie (9%). I consigli per un buon sonno, i ogni caso! •cercare di andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora ed evitare i sonnellini durante la giornata; •preferite alla doccia, un bagno caldo rilassante, prima di andare a dormire; •evitate l’attività; fisica nelle ore serali: stimola la produzione di adrenalina, rendendo più difficile l’atto di addormentarsi; •evitate di bere bevande come caffè; e tè dopo le 17:00, come anche tutte le sostanze eccitanti in genere (caffeina, teina, alcool, nicotina etc. ); •dedicatevi ad attività rilassanti prima di dormire, come la lettura di un libro; •consumare una bevanda calda come latte o camomilla può essere d’aiuto per conciliare il sonno; •se una volta a letto non riuscite a dormire, è meglio alzarsi e dedicarsi a qualcosa che possa rilassarvi: rimanere a letto renderebbe solo più nervosi; •consumare una cena leggera.