Doraemon: 5 curiosità sul gatto spaziale che non avete mai osato chiedere scritto da Marco Della Corte 5 Luglio 2018 Doraemon, il gatto spaziale creato dal duo Fujiko F. Fujio è un po’ come Topolino, Super Mario ed altre star del mondo dei cartoni animato e/o videogames. Un personaggio senza età, che nonostante sia in circolazione dagli anni ’60, non ha affatto intenzione di andarsene in pensione e cadere nell’oblio. Dopo anni di sparizione dalle emittenti italiane, dal 2003, il nostro eroe ha vissuto una seconda giovinezza grazie alle numerose proposizioni su Mediaset, che continuano tutt’ora su Boing, dove il gatto spaziale è divenuta una vera e propria icona della canale. In concomitanza con l’uscita del nuovo film ambientato in Antartide, abbiamo deciso di svelarvi alcune simpatiche curiosità sul gatto spaziale, amico e compagno di avventure dello sfortunato Nobita. DORAEMON: UN ROBOT PROVENIENTE DAL 22ESIMO SECOLO In verità, Doraemon non è un gatto come si potrebbe pensare, ma un robot dalle sembianze feline proveniente dal 22esimo secolo. Il gatto spaziale torna nel passato per aiutare Nobita a diventare un bambino coraggioso, sicuro di sé e diligente nello studio. Infatti, il futuro del povero Nobita è tutt’altro che brillante: una volta cresciuto, il ragazzo e destinato a sposare la bruttissima sorella di Gian e far fallire l’azienda di famiglia indebitandosi con numerosi creditori. DORAEMON: IL GATTONE HA ANCHE UNA (EX) FIDANZATA Nella versione originale, Doraemon ha anche una fidanzata ufficiale, di nome Noramyako; o meglio, aveva! I due infatti si sono lasciati e pare che il nostro eroe ancora soffra molto per questo addio che per lui è stato davvero traumatico. Anche Noramyako proviene dal 22esimo secolo ed è una deliziosa gattina di colore fucsia. Una volta Noramyako salvò il gatto da morte certa. La gattina avrebbe lasciato Doraemon a causa del suo colore blu. I due, pur non tornando insieme, riusciranno a riconciliarsi nel corso del tempo. DORAEMON: LA STORIA DI NOBITA ERA SOLO UN SOGNO? Nel corso degli anni, alcune fake news hanno proposto ai fan dei finali di Doraemon del tutto irreali e privi di verità. Tra queste, quella più degna di nota è l’intera storia di Nobita e del suo gatto. Secondo la versione di tale fake news, le avventure che Nobita vive assieme al gatto spaziale ed ai loro amici, altro non è un lungo sogno del bambino, andato in coma a causa di un brutto incidente stradale. Insomma, il gatto spaziale e i suoi chusky sarebbero solo il frutto dell’immaginazione di Nobita. Fortunatamente, questa non la verità dei fatti. DORAEMON: LE ORIGINI Doraemon nacque come manga durante gli anni ’60. I creatori del gatto spaziale sono gli artisti Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko. Il manga venne pubblicato in Giappone fino al 1996, anno della scomparsa del maestro Fujimoto. Dal manga sono state tratte diverse serie animate ed una lunga lista di lungometraggi. Tra i vari film è degno di nota Doraemon – Il film del 2014. Si tratta del primo (e finora unico) film completamente in CGI legato al franchise. Il lungometraggio in questione è tratto da due storie: ‘Ciao Doraemon’ e ‘La notte di Nobita prima del matrimonio’. DORAEMON: L’ANIME NON E’ BEN VISTO IN BANGLADESH E CINA Nel 2013, la serie animata venne bandita dal Bangladesh in quanto la versione locale risultava essere doppiata in lingua hindi e non in bengalese. Secondo gli esponenti del Governo, questo sarebbe risultato educativo nei confronti dei bambini, i quali tramite il cartone animato giapponese, non avrebbero imparato la lingua del loro Paese. In Cina, l’anime è stato invece accusato dal quotidiano Chengdu Daily di essere un mezzo da parte del Giappone, per controllare le menti del popolo cinese. Per aggiornamenti su Doraemon ed altre serie TV, continuate a seguirci!