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Donne: lo Sport è la medicina per una vita più serena

scritto da admin

Mentre la metà delle italiane sono pigre e non fanno attività fisica continuativa, uno studio promossa da SIGO evidenzia come lo sport sia la medicina perfetta per migliorare il rapporto con il nostro corpo, aiutandoci ad amarci di più e a combattere i dolori mestruali e le più gravi malattie come i tumori.

Già ai tempi dell’antica Grecia le donne usavano praticare lo sport come gli uomini, prima di sposarsi: l’attività fisica era infatti vista come un utile metodo per essere madri forti di figli forti; nel 18° secolo lo sport era consigliato a tutti come rimedio all’inquinamento cittadino causato dalla rivoluzione industriale. Oggi, a differenze di allora, gli sport più diversi sono accessibili a quasi tutte le donne eppure ora che abbiamo pieno diritto a praticare qualsiasi tipo di sport ci piaccia.. siamo diventate pigre!
E’ il momento di riscoprire il valore e l’utilità dello sport per la salute, per l’equilibrio psicofisico e, perché no, anche per l’amore verso se stesse e verso gli altri. Di questo si è parlato ieri al Circolo Aniene di Roma, dove si è svolto il Convegno nazionale SIGO sull’attività fisica al femminile.

Italiane pigre: ecco i vantaggi del praticare attività fisica regolare
I risultati delle ricerche presentate al convegno mostrano da un lato quanto noi italiane siamo pigre: un’italiana su due, infatti, non fa movimento e solo il 16% pratica sport con continuità, mentre dall’altro evidenziano come lo stile di vita sportivo sia vantaggioso per le ragazze e le donne che lo adottano.
Le sportive “Non solo hanno stili di vita nettamente più sani – spiega la prof.ssa Alessandra Graziottin, Direttore della Ginecologia e Ostetricia del San Raffaele Resnati di Milano – non fumano, raramente bevono alcolici, non usano sostanze e sviluppano un’immagine corporea nettamente migliore. Inoltre sono due volte meno depresse e possiedono una migliore autostima, anche perché più abituate a mettersi alla prova e ad affrontare gli ostacoli: un’ impronta, uno stile, che le accompagnerà tutta la vita”.
Le sportive sono anche affettivamente più mature e sessualmente più responsabili rispetto a chi non pratica attività fisica, fino alla menopausa, cui arrivano più in forma e con un minor rischio di osteoporosi e malattie cardiovascolari e oncologiche. Quando purtroppo capitano i problemi, come ad esempio un cancro, le sportive riescono a combatterli con maggior vigore.

Lo sport per combattere i dolori mestruali
La prof.ssa Graziottin ha anche evidenziato come lo sport sia un utile strumento per combatrtere dismenorrea e dolori mestruali: “Nelle giovani tra i 14 e i 19 anni registriamo percentuali di abbandono dell’attività fisica fino al 70%, dovute soprattutto a disagi legati al ciclo mestruale, abbondante o prolungato, o alla dismenorrea, che interferiscono con gli allenamenti e il rendimento agonistico. Un dato che appare paradossale perché è dimostrato che invece proprio lo sport induce una riduzione significativa dei sintomi premestruali e della dismenorrea, migliora il rapporto con il proprio corpo e con la femminilità."

Per uno stile di vita più sano
Eppure le italiane sono insensibili a questi vantaggi. Come fare per invertire questa tendenza? Si può “pensare all’attività fisica come a un vero e proprio farmaco – spiega Maurizio Casasco, Presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) che, con il CONI, patrocina oggi a Roma il Convegno nazionale “Sport, risorsa di salute delle diverse età della donna” –: una medicina, da prescrivere in maniera personalizzata, in base alle necessità e alle caratteristiche individuali . Ma non ci si può improvvisare: si rischia di creare effetti indesiderati anche molto pericolosi, come la triade dell’atleta. Per definire il giusto “piano terapeutico” è indispensabile la competenza dello specialista in medicina dello sport, da integrare a quella del ginecologo che invece conosce a fondo le peculiarità e le dinamiche dell’organismo femminile, in tutte le fasi della vita”.

Ecco alcuni consigli per restare in forma
I consigli degli esperti intervenuti al convegno del SIGO:
•    fare movimento fisico regolare (almeno mezz’ora di camminata a passo veloce ogni giorno)
•    avere un’alimentazione sana, con abbondante consumo di frutta, verdura, pesce, olio d’oliva, evitando o limitando bibite gassate, grassi, fritti, cibi conservati e/o salati
•    bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, meglio se lontano dai pasti
•    limitare l’uso di pantaloni troppo stretti ed evitare i tacchi alti che ostacolano la circolazione

Al Convegno del SIGO sono intervenute anche molte atlete – come Margherita Garbassi, Lea Pericoli, Paola Pigni e Veronica Calabrese – per portare la loro diretta testimonianza.

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