Donatella Versace non vuole donne normali per la campagna con H&M? scritto da Francesca Parravicini 17 Novembre 2011 E’ il giorno X: oggi debutta nei negozi l’attesissima collezione Versace per H&M. La fama della maison coinvolta, il battage pubblicitario e i testimoni d’eccezione, tra i quali la fashionista Anna Dello Russo, hanno contribuito a fomentare l’attesa delle appassionate di moda. Proprio ieri stavo passeggiando per i fatti miei nel centro di Milano, quando mi sono fermata di fronte alla vetrina H&M di San Babila: in bella mostra i capi dell’esclusiva collezione, con la dicitura “in vendita a partire dal 17 novembre”. Insomma, oggi ci sarà la fila. Eppure in mezzo a questo splendore tutto patinato, tutto lustrini e pailettes c’è una nota stonata, una simpaticissima dichiarazione di Donatella. Ma come sempre, andiamo con ordine. Bambole di plastica La prima nota stonata (un’altra) è arrivata qualche giorno fa, quando mi è capitato sotto gli occhi lo spot realizzato per lanciare la collezione. In una villa fuori dallo spazio e dal tempo, immersa in un’inquietante atmosfera di sogno, Donatella, come una novella “grande sorella”, controlla e tiene a bada le sue modelle vestite di tutto punto, ovviamente Versace per H&M. Vogliamo parlare dell’aspetto delle modelle? La stessa faccetta inespressiva replicata all’infinito, chioma biondo platino innaturale e ovviamente un corpo magro, quasi adolescente, senza curve. Tirate dai fili di Donatella appaiono come burattini inerti, elegantissime ma senz’anime, con gli occhi vuoti. Come se non bastasse è arrivata un’altra notizia, riportata dal New York Daily News e dall’ Huffington Post, secondo la quale la stilista di Versace avrebbe bloccato un servizio fotografico organizzato dal primo giornale, perché le modelle scelte, tre ragazze newyorkesi appena laureate ma già lavoratrici, “non erano consone al brand Versace”. Sembra che solo una abbia passato l’inflessibile selezione. E profetica è stata, a quanto pare, una mail scritta dalla pubblicist di H&M: “Donatella non avrebbe approvato uno shooting fatto su donne comuni”. Anche se è stato diramato da H&M un comunicato stampa in cui si parla di “incomprensioni e problemi di comunicazione” e si ribadisce lo status di”fashion brand democratico” che contraddistingue H&M, rimane un sapore amaro in bocca. Basta guardare le immagini dello spot. Sono le piccole cose che a volte mi fanno odiare il mondo della moda, lo fanno apparire un mondo di plastificata bellezza, asettico come una sala d’ospedale, popolato da creature tutte uguali, che vivono in apnea. Mi auguro che la situazione si risolva e Donatella chiarisca il suo punto di vista. Guarda e commenta il video dello spot H&M per Versace: