Diodato: audio, testo e significato di Alveari scritto da Giovanna Codella 13 Febbraio 2020 Che Vita Meravigliosa è il nuovo album di Diodato, vincitore del 70° Festival di Sanremo con il brano Fai Rumore, in uscita il 14 febbraio per Carosello Records. Fotografia realista di un vissuto fatto di passioni e fragilità, amori, solitudini, cadute e rinascite, il nuovo lavoro del cantautore si contraddistingue anche per uno sguardo attento alla società, ai rapporti tra esseri umani, alle barriere invisibili che caratterizzano il nostro tempo. Ecco il significato del brano Alveari. “Un pad di synth elettronici, arpeggiatori frenetici anni Ottanta, fanno da sottofondo a tutto il brano, come a voler ricreare l’atmosfera operosa degli alveari, la stessa in cui scorre la nostra vita folle, fragile, dall’equilibrio precario. Una canzone che ci fa guardare dentro e intorno, alle nostre esistenze incasellate in celle esagonali, alle nostre città con le loro strade, case e finestre, da cui osserviamo un mondo che pare perfetto se limitiamo lo sguardo solo a ciò che vogliamo vedere. Così lontani da un universo che pare infinito e immortale siamo destinati a cadere, a fare i conti con le nostre fragilità, forse anche per ritrovare un senso, per riappropriarci di quell’essenziale invisibile” Non perdetevi la nostra intervista a Diodato su Che vita meravigliosa: Qui trovi il testo e l’audio di tutte le canzoni del nuovo album di Diodato! Audio Testo Dio, quanta vita scorre in questo ammasso di cemento in questo strato immobile di cose tra le finestre e il centro di queste case che sembrano alveari sotto un cielo di piombo e d’argento a ricordarci che tutto questo non potrà mai appartenere all’universo è tutto così folle questo continuo rincorrere il vento cercando di fermare L’orgasmo labile di un appagamento fino a farsi prendere per stanchezza fino a rinunciare ad ogni bellezza fino ad accontentarsi raccontarsi una bugia per tenerezza E poi cadere un giorno cadere un giorno e ricordarsi che è tutto così fragile un equilibrio facile da perdere ma cadere non è inutile cadere non è inutile cadere è ritrovarsi ricordarsi di nuovo dell’essenziale invisibile E adesso guarda che cosa succede fuori da questo sputo di strade fuori da questo mondo perfetto che esiste solo se ignori che esiste tutto il resto che fuori c’è la guerra non te ne accorgi più che sei anche tu un soldato che spari pure tu Per poi cadere un giorno cadere un giorno e ricordarsi che è tutto così fragile un equilibrio facile da perdere ma cadere non è inutile cadere non è inutile cadere è ritrovarsi ricordarsi di nuovo dell’essenziale invisibile dell’essenziale invisibile Ma io che parlo a fare che sono come te che fingo di capire e poi non so capire io che parlo a fare che proprio come te mi perdo in questo niente chiuso in un alveare Per poi cadere un giorno cadere un giorno e ricordarsi che è tutto così fragile un equilibrio facile da perdere ma cadere non è inutile cadere non è inutile cadere è ritrovarsi ricordarsi di nuovo dell’essenziale invisibile dell’essenziale invisibile Cosa ne pensate di Alverari di Diodato?