Demi Lovato, il documentario Stay Strong: “Mi sono sentita vulnerabile”

Stay Strong è andato in onda stanotte negli Stati Uniti.
Il documentario, che racconta la vita di Demi Lovato nel corso dell’ultimo anno e la sua battaglia contro disordini emotivi e alimentari, andrà in onda su MTV Italia il 1° Aprile.
Dopo la messa in onda, Demi è stata ospite di MTV per rispondere ad alcune domande che i fan le hanno inviato via Twitter. Nel corso dell’intervista ha ammesso di essersi sentita molto vulnerabile ad avere le telecamere che la seguivano nella sua vita privata, e a sapere che tutto quello che veniva ripreso sarebbe stato messo di fronte al mondo intero: ma l’ha voluto fare, perchè vuole essere d’esempio per sua sorella e per tutte le giovani ragazze.
Bellissima con i suoi boccoli biondo scuro e le ciglia da cerbiatta, Demi racconta: “Ora sto benissimo. Ho una stile di vita molto salutare e ho tutto l’aiuto di cui ho bisogno. Non è facile, è una battaglia quotidiana, ma diventa più facile ogni giorno”. La cantante ricorda di avere dovuto affrontare da sola i suoi problemi: aveva 12, 13 anni, e la moda delle star di allora era di essere più magre che mai. Ha deciso di condividere la sua storia nella speranza di poter essere un esempio e un aiuto per le ragazzine di oggi.
Ed è quello che la manda avanti: in una clip si vede l’incontro di Demi con una giovane fan che ha perso i capelli. “Mi hai dato la forza di uscire senza parrucca!” le dice sorridendo e abbracciandola. La commozione sul volto della cantante è evidente. Più tardi, durante il concerto, Demi confessa al pubblico che la giornata era stata un disastro, finchè questa ragazza non l’ha illuminata. Le ha ridato energia e volontà. “E’ per questo motivo che faccio ciò che faccio”.
L’intervista va avanti, e la cantante/attrice rivela di avere lei stessa dei modelli a cui fa riferimento: “Ammiro diversi cantanti, inclusa Kelly Clarkson – è il mio idolo più grande. Poi ci sono persone che mi danno ispirazione ogni giorno: mia mamma e mia sorella, che mi aiutano a superare ogni singola giornata”.
E continua: “Per me non si tratta di essere perfetti. Certamente ho dei difetti. Quando sono stata buttata in questo ambiente è stato difficile, ero una normalissima ragazzina di 14-15 anni che non sapeva tenere la bocca chiusa. Ero sempre triste, mi vergognavo e avevo i sensi di colpa. Mi piaceva far festa, sicuramente non ero un buon esempio; ma bisogna essere in grado di superare i problemi e elevarsi al di sopra di certe situazioni”.

Chi di voi sarà davanti alla TV a guardare Stay Strong il 1 Aprile?

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